Negli ultimi anni il discorso della consapevolezza delle donne e dei loro diritti è cresciuto in modo esponenziale. C’è un aspetto, però, che spesso viene trascurato: la difficoltà che molte donne hanno nel dire “no”. Questa semplice parola, composta da due lettere, può diventare un ostacolo insormontabile per le donne. Molte donne si trovano a lottare con l’idea di dire “no” a causa di motivi radicati nella società e nella cultura.
Spesso le donne acconsentono per paura di restare sole ed essere escluse dalla società in cui vivono; non pronunciano la parola “no” per mancanza di autostima e fiducia verso sé stesse rendendo così difficile affermare le proprie opinioni ed esprimere i propri desideri. Spesso non si dice no per questioni di dipendenza economica.
Educare alla non sottomissione
È importante che le donne vengano educate a non essere sottomesse e a imporre i propri bisogni, farli venire prima di quelli degli altri, questo può portare al benessere personale. Così si diventa esempio anche per altre donne al fine di creare relazioni sane, paritetiche e rispettose delle persone.
Sin da piccole ci insegnano a essere educate e gentili con tutti anche quando già sappiamo dentro di noi che vorremmo mandare alcune persone letteralmente a quel paese. Ma quelle stesse educazione e gentilezza passano anche dal dire no grazie, un no grazie per non essere costrette sempre a non deludere le aspettative degli altri.
Aspettative canaglie
E le nostre aspettative? Nessuno ci pensa, quindi imparare a dire no è un’arte che si apprende e lo dobbiamo fare perché tutti ci insegnano a pensare agli altri e a dare importanza alle loro richieste dimenticandoci le nostre. Il risultato è quello che spesso non riusciamo a dire di no a nessuno, ai genitori, agli amici, ai fidanzati e facciamo quello che ci chiedono, anche controvoglia.
È importante lavorare su noi stesse per affrontare le situazioni e a dire no senza sensi di colpa.
È difficile dire no perché abbiamo paura di non essere considerate dagli altri, di deluderli e di non essere accettate; questa è una paura che ci inculcano già da bambine, viene da lontano, ci fanno credere che per vivere è necessario il bene degli altri, che dobbiamo piacere agli altri, dobbiamo piacere alle persone che stanno intorno a noi.
Da bambine si forma la convinzione che è importante il pensiero degli altri senza il quale non saremo nessuno. Ci insegnano che è sbagliato dire no perché per un amico o per i parenti, bisogna sempre esserci sennò non siamo persone di valore e serie. Ci dicono da piccole che non bisogna mai contraddire, cresci con la difficoltà di dire no ad alcune persone e ad alcune richieste.
Un sistema di relazioni malsane
Allo stesso tempo noi abbiamo difficoltà a chiedere agli altri per paura che si sentano obbligati a dirci sì; quindi, si crea un sistema di relazioni basato sulla finzione e la paura.
Saper dire di no è una capacità fondamentale sia nella vita privata che in quella lavorativa.
Personalmente alle mie figlie ho insegnato a dire no, a farsi rispettare ed io stessa dico loro dei no, magari non sono d’accordo e ci confrontiamo ma la vita è fatta di scalini, di difficoltà ed è importante tanto dirli quanto sentirseli direper la loro formazione personale e per la loro autostima.
Nel lavoro invece ho più difficoltà a essere assertiva e a dire no, soprattutto ad alcune richieste, un po’ perché credo nella leadership gentile che mette al centro le persone un po’ perché penso di esser in una famiglia.
Sbagliato il mio approccio, lo faccio nella mia di famiglia con le figlie e in azienda ho difficoltà, ecco che torna quello che ci hanno insegnato da piccole, per paura di non piacere ed essere accettata visto che il mio percorso da imprenditrice donna non mi ha risparmiato critiche. Su questo devo continuare a lavorare, sono migliorata ma ancora non riesco a dire sempre no.
Dire no è un diritto e a volte anche un dovere
Dire di no è un diritto che dobbiamo imparare a riconoscere, a dirlo in modo assertivo senza sensi di colpa. Se eviti di dire no dai sì importanza all’altra persona ma metti in disparte te, ma a volte non dirlo è anche un male perché non consideri quella persona capace di una relazione sana e si una gestione equilibrata del mancato consenso.
Dire di no diventa quindi rispetto verso sé stessi e verso gli altri.
Dire di no in modo rispettoso aiuta nel lavoro e nella vita privata, non tutti siamo consapevoli dei benefici che possiamo trarre da un no perché spesso un rifiuto viene facilmente frainteso dall’altra parte.
Invertire la cultura del sì a ogni costo
È importante cambiare la cultura del sì, più donne impareranno a dire no più il cambiamento culturale diventa possibile. Questo può aiutare le donne a far in modo che non siano più in una condizione di sottomissione.
In conclusione, dire “no” può essere difficile per molte donne, ma è un passo cruciale verso il proprio benessere e l’empowerment personale. È importante sfidare le proprie paure e le aspettative sociali e imparare a dire “no” in modo assertivo e autentico. Solo attraverso questo cambiamento possiamo lavorare verso una società in cui le donne possono vivere la loro vita in modo più soddisfacente e consapevole.
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