Consigli di lettura: genere, consapevolezza e linguaggio

Feb 6, 2024 | Consigli di lettura, In primo piano, Parità di genere, Ultime novità | 0 commenti

Sono tornata con la rubrica che parla di libri e oggi voglio proporvi dei libri che parlano di genere, di donne, di chi ce l’ha fatta, di rinascite.

I libri ci fanno sognare ma allo stesso tempo ci educano alla vita e ci fanno riflettere, per questo vi suggerisco questi libri per potervi analizzare e cambiare, se necessario. Informatevi, leggete, viaggiate, ma soprattutto rendetevi liberi perché è attraverso la cultura che possiamo cambiare le cose e possiamo dire la nostra grazie a una mente pensante.

Maledetta sfortuna (Carlotta Vagnoli)

È un libro che parla di violenza di genere usando un linguaggio diretto e semplice da comprendere. Ci fa vedere la violenza in tutte le sue sfaccettature, diviso in capitoli ognuno dei quali parla di una tipologia di violenza specifica, con dati utili per comprendere meglio il fenomeno, tratti dall’esperienza personale dell’autrice con un prezioso elenco dei centri antiviolenza ai quali possiamo rivolgerci. È un tema che è da sempre esistito ma ultimamente è di grande attualità e Carlotta Vagnoli spiega bene il fenomeno della violenza di genere, mettendo in risalto gli stereotipi e i pregiudizi che la società in cui viviamo ci vuole far credere siano normali. Altro aspetto che tratta l’autrice è il linguaggio sessista spesso considerato normale durante le conversazioni quotidiane. Il libro è da leggere per avere idea di cosa parliamo, dei numeri e soprattutto per aiutare le donne a denunciare e a far in modo che non succeda più. È un libro di aiuto alle donne, anche per quelle che non sono certe di essere vittime di violenze e che invece ci sono dentro. È un libro che previene anziché curare, scritto bene e con un linguaggio adatto a tutti e di facile comprensione. Serve leggerlo per documentarsi e informarsi ma soprattutto per salvarsi o salvare le persone che sono in una situazione simile. Ci sono molti spunti di riflessione che emergono da questo libro e ringrazio Carlotta Vagnoli perché attraverso le sue parole mi ha permesso di arricchire le mie conoscenze sul tema, che anche io come lei in maniera diversa combatto tutti i giorni. Io ne parlo nel mondo del lavoro e nelle scuole per contaminare positivamente il cambiamento.

E adesso splendi (Chiara Franchi)

È appena uscito il terzo libro di Chiara Franchi, imprenditrice e consulente nel mondo della moda, che parla personal branding per imparare a splendere ai nostri occhi, ovvero ad avere occhi solo per noi. Il fine principale è quello di piacersi per poi piacere agli altri. Solo valorizzandoci e riconoscendo le nostre capacità e il nostro potenziale iniziamo a splendere e a comunicare bene. Questo è un modello da applicare alla vita di tutti i giorni per dar valore alla nostra persona e alla nostra identità. Si parte dalla nostra vision e dai nostri valori e Chiara Franchi ci aiuta a capire quali sono le azioni che dobbiamo fare per brillare mettendo in evidenza la nostra storia. Ci sono esercizi da svolgere, spunti di riflessione, elementi per creare il nostro stile e relazioni interpersonali. Il tutto serve per imparare a mostrare noi stessi agli altri, come desideriamo essere sui social ma anche nella vita di tutti i giorni. Ringrazio l’autrice per questo libro motivazionale e che ci aiuta a trovare la strada per poter emergere e mostrare chi siamo realmente, senza paure e splendendo della nostra luce. Come sempre mi appassiono ai suoi libri perché mi spingono ancora di più a far vedere chi sono e ad avere una strategia per presentarmi. È un ottimo libro per chi cerca fiducia in sé stesso ma allo stesso tempo anche per chi ce l’ha e vuole rafforzarla. È un libro che fa sviluppare le proprie competenze, ci permette di vederle e di farle vedere.

L’antidoto (Vera Gheno)

Questo è il libro dei veleni che circolano in rete e dei relativi antidoti di cui necessitiamo per evitare rischi, che non possiamo sottovalutare. La sociolinguista utilizza in questo libro un linguaggio piuttosto semplice; il libro è diviso in capitoli e ognuno di essi rappresenta un veleno, una situazione tossica e poi al lettore o alla lettrice viene offerto l’antidoto. Il fine di questo libro è acquisire consapevolezza da parte di chi lo legge. Quindici sono i comportamenti che provocano danni secondo l’autrice che mette in guardia tutti, dandoci l’antidoto contro una cattiva comunicazione. Vera Gheno ci fornisce dei rimedi pratici ed efficaci per non alimentare l’aggressività verbale che troviamo nei social, l’ignoranza e la fretta impulsiva con cui scriviamo le nostre opinioni. Con questo libro impariamo a stare meglio in rete e a navigare con consapevolezza individuando i comportamenti sbagliati ed evitandoli. Con questo libro comunicheremo meglio e sicuramente grazie a esso utilizzeremo un linguaggio più inclusivo che troppo spesso non troviamo in rete ma di cui necessitiamo urgentemente. Un libro che vi cambierà la vita comunicativa.

Stai zitta (Michela Murgia)

Vi consiglio il libro della scomparsa Michela Murgia, che ha lasciato un grande vuoto ma di cui ci restano le parole ed è per questo che ho scelto “Stai zitta”. Qui la grande Michela Murgia ci dice che le parole e il linguaggio non fanno meno male delle azioni, perché troviamo i pregiudizi che le donne subiscono verbalmente a causa di un maschilismo ancora prepotentemente presente. Succede in tante cose, quando ci chiedono se siamo mamme a un colloquio di lavoro, quando ci chiamano per nome e mai per cognome, quando ci danno spiegazioni come se non potessimo capire, quando ci dicono di calmarci e soprattutto di stare zitte. Nonostante il diritto di parola sia quello più tutelato dalla Costituzione e non fa distinzioni di genere, parlare per le donne è ancora tanto difficile. Bisogna superare gli stereotipi e i pregiudizi e il linguaggio ha la forza di poterlo fare. Michela Murgia ci esorta a essere unite, dopo che ci ha messe in guardia, perché solo così le cose possono cambiare. È un invito alle donne che devono sopravvivere alle discriminazioni ma per superare le ingiustizie dobbiamo usare parole corrette. Grazie Michela per la tua importante lezione.

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