Un caffè con Valentina Piccini: blogger, influencer, imprenditrice digitale e non solo
Scritto da Elisabetta Pieragostini
Torna il nostro appuntamento mensile con Un caffè con un ospite e oggi ho il piacere di avere come ospite una mamma fashion blogger fighissima: Valentina Piccini di Mamme a Spillo. Valentina vive su tacchi che di strada ne hanno fatta tanta, tra una meravigliosa famiglia allargata, set fotografici, fiumi di parole, confidenze e preziosissimi consigli e aggiornamenti sul mondo della moda per i piccoli di casa, ma non solo.
Valentina Piccini è stata pioniera di un mommy blogging frizzante, colorato e trendy. Il suo è uno stile originale e inconfondibile, ma ciò che mi ha davvero colpito è il suo modo di chiacchierare con la community in maniera aperta e confidenziale, come se fossimo tutti seduti attorno a un bel tavolo a smangiucchiare e sbevacchiare insieme. Valentina e la sua famiglia ci tengono compagnia dandoci consigli su moda, stile di vita, gossip e benessere.
Inutile precisare che Valentina Piccini è una blogger seguitissima e il suo Mamme a Spillo arriva praticamente ovunque. Racconta quotidianamente la sua storia sia sul blog che sui social ed è amata proprio perché ci mette la faccia, anche se ovviamente questo approccio non le ha risparmiato e non le risparmia attacchi. È mamma di quattro figli, Elena Sofia e Giulia avute dal suo primo matrimonio e Eva Maria e Gregorio nate dal matrimonio con Andrea, suo partner anche professionale. La loro famiglia si colora anche con la presenza dei figli di Andrea e tutti insieme sono l’esempio perfetto di quello che, secondo me, vuol dire Amore.
Credo sia giunto il momento di chiacchierare direttamente con lei, il caffè è pronto.
Valentina, intanto grazie per aver accettato il mio invito. Parto in quarta e vorrei chiederti subito della tua famiglia allargata, anche se sicuramente te lo avranno chiesto in tanti. Penso sia un tema importante di cui parlare, oltre che interessante. Sto scrivendo il mio primo romanzo e l’argomento entra a pieno diritto, per certi aspetti, nelle vicende dei miei protagonisti. Com’è essere mamma in una famiglia con tanti figli? Quali sono le cose positive che ti succedono? Hai poteri magici da Wonder Mamma?
Beh, è normale che mi venga chiesto visto che abbiamo partecipato a un reality su questa tematica. Lo abbiamo fatto per scardinare alcune convinzioni, tra cui quella del “casino”, della mancanza di spazi personali, del fatto che questa scelta comporta la rinuncia alla parte lavorativa della madre. Non ho poteri magici e sono spesso incasinata, ma questo anche senza i figli di Andrea. Sono una mamma incasinata di mio, sia quando sono con un solo figlio che quando sono con sei. Io credo che se alla fine tratti i figli dell’altro come figli tuoi quando sono con te, senza pensare ai litigi tra adulti, non possono che uscirne cose buone. L’amore non è mai troppo e di solito – almeno da parte dei bambini – viene riconosciuto e ricambiato. Ecco, ora mi fai pensare alle giornate in campagna con tutti i bambini, mangiando e bevendo un buon vino, poi magari accendendo il pc e scrivendo il mio pezzo migliore… Che nostalgia!
Mamme a Spillo è il tuo blog, bellissimo, ricco e originale. Ho letto tantissimi dei tuoi articoli. Come è nato? Come scegli i temi da trattare e come è formato il tuo team?
Ti ringrazio per il bellissimo! Mamme a Spillo è nato quasi nove anni fa, quando mi sono ritrovata (di nuovo) a casa con la mia terza bimba. Il suo arrivo è stato l’incastro della nostra nuova famiglia e non è stato privo di difficoltà. Ho pensato di incanalare le mie energie nella scrittura (cosa non nuova, ho scritto diversi libri come storica dell’arte) e di parlare in modo schietto e ironico alle mamme come me. All’inizio sceglievo un argomento la sera e la mattina seguente, dopo aver fatto una passeggiata con Eva, scrivevo: tre ore e più per un articolo! Poi sono arrivate le collaborazioni, i social, le agenzie, venti contenuti da consegnare in una settimana e un team editoriale. Per quanto posso però, nella parte contenuti, cerco di seguire tutto in prima linea.
Valentina, hai tanti tatuaggi, mi piacciono molto, alcuni sembrano davvero piccole opere d’arte. Io ne ho due piccoli e vorrei fare il terzo. Ci racconti di questa passione e magari i significati di alcuni, se non sono indiscreta?
I tatuaggi mi hanno sempre appassionato, ma finché non ho smesso di lavorare in passerella e in tv (avevo 23 anni) non potevo averne. Poi ho iniziato; sempre meno nascosti, meno piccoli. Il mio corpo è una tela su cui “appunto” le cose che amo, non perché tema di dimenticarle, ma perché basta guardarle per conoscermi un po’. Poi mi piacciono proprio esteticamente.
Te ne racconto due. Sul braccio ho la sagoma dei miei quattro bimbi stilizzati e collegati dal disegno del vero elettrocardiogramma del tracciato di Gregorio. Greg si diverte sempre a cercare di riconoscere una sorella dall’altra a seconda dell’acconciatura. Sulla coscia destra invece ho la mano alchemica, che racconta la mia passione per i cavalieri templari, sono laureata in Arte Medioevale con specializzazione in Arte Templare.
Passiamo a un argomento che mi piace tanto e che un po’ ci accomuna: la moda. Anche io come te sono appassionata e seguo vari influecer e brand. Sono un’imprenditrice nel settore calzaturiero italiano, produciamo fondi per calzature quindi cerco di essere sempre attenta alle tendenze. Quali sono i tuoi brand preferiti e cosa ti piace della moda? Ci dai dei consigli su brand perfetti per i nostri bimbi e magari ci sveli anche il segreto per essere sempre super trandy come te?
Allora, ti dico la verità. Conosco la moda perché per anni ci ho lavorato dentro ma il mio stile cambia dalla A alla Z in base a come mi sento o a cosa voglio rappresentare quel giorno. La moda per me è questo: ciò che ti fa sentire bene in un particolare momento. Sai quando qualcosa ti calza a pennello? Ecco, la moda ti aiuta a costruire la tua immagine pubblica e ti permette di giocare molto su quello che vuoi rappresentare. La moda è un gioco, insomma.
Indosso abiti super low cost ma anche capi costosi e super ricercati davvero senza differenza; se una mattina mi va di mettere un abito in tulle per andare a restaurare i mobili di casa nuova, lo faccio. Ogni abito ha un inizio e una fine e io lo sfrutto fino alla fine, finché mi va.
Tra i marchi “accessibili” amo sicuramente il fast fashion di Zara per le mamme, che ha solo la pecca di non vestire tutte le taglie. Parlando di marchi più “alti”, Givenchy o i miei Jeans Dsquared.
Per i bimbi utilizzo tantissimo le linee di FUN&FUN, marchio che riflette il mio stile eclettico, dal tulle all’ecopelle con borchie in un secondo, ma anche tanto street style per il maschietto.
Per concludere ti farò delle domande a raffica con risposte veloci, ciò che ti viene più immediato. Pronta? Iniziamo!
- Hai mai fatto un flop nella tua carriera da blogger? Se si, quale? Avoglia! La scorsa estate ho taggato in un post a pagamento una nota marca di intimo e costumi… Peccato che fosse quella sbagliata e abbiano (giustamente) impugnato il contratto;
- Una ricetta del cuore: la carbonara! Una delle poche cose che mi viene bene;
- Una cosa di cui non potresti fare a meno: oddio, sono indecisa tra lo smartphone e il vino… Il vino, dai!
- La città romantica per eccellenza: Roma è la mia, la nostra, città del cuore. Niente può contro le ottobrate romane;
- Il ricordo più bello legato alla tua vita prima di sposarti: le giornate e le nottate intere passate sui miei libri di Storia e di Storia dell’Arte, sola nella mia grande casa con due cani e due gatti (sì, lo so, sono nata con l’anima “anziana”);
- Un regalo che ti faresti: preparati a ridere. Ho un passato tra i concorsi equestri di salto ostacoli. Ora non vorrei più un cavallo, troppo impegnativo, ma vorrei tantissimo un robot come quelli che si usano per imparare a saltare. Peccato che dovrei accendere un altro mutuo…;
- Un grazie a…: mio padre e ai miei nonni, colonne portanti della mia persona e della mia personalità.
E io invece ringrazio Valentina Piccini per essere stata un’ospite così adorabile, schietta e aperta.
Alla prossima!
Scritto da Elisabetta Pieragostini
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