Bambine al mare con il bikini: si o no?
Scritto da Elisabetta Pieragostini
“Un’estate al mare, voglia di remare, fare il bagno al largo per vedere da lontano gli ombrelloni oni oni.” Ebbene, l’estate è arrivata e come ogni anno si è aperta la giostra dell’acquisto dei costumi per i nostri figli. Si fa una cernita di quello che va ancora ai piccoli vichinghi che crescono manco gli dessimo l’acqua ogni sera e si mappano tutti i negozi che uniscano praticità, convenienza e quel tocco fashion altrimenti poi ci sparano.
Una sfumatura di questo argomento su cui mi sono fermata a riflettere, anche alla luce della sempre crescente attenzione ai temi legati al femminile, è la scelta dei costumi da bagno per le bambine, soprattutto quelle più piccole. La sessualizzazione di un corpo è sempre dietro l’angolo e quando si parla di bimbi bisogna sempre fare estrema attenzione ed essere meticolosi nelle scelte.
Gli scatti delle foto al mare in costume e il seguito dei commenti di coloro sempre pronti a criticare ogni nostra scelta: “Potevi farle mettere il bikini” oppure “Ma con questo bikini in questa foto sembra molto più grande e la posa la fa sembrare una Lolita” ci fanno riflettere su come affrontare la scelta del costume da bagno senza sessualizzare il corpo delle bambine, senza stupidi pregiudizi, aggiungerei.
Ricordiamoci però una cosa: qualsiasi sia la nostra scelta ci sarà sempre qualcuno pronto a criticarci.
Chi deve scegliere il costume: i genitori o le bimbe?
Ovviamente dipende dall’età, ma secondo me la scelta dovrebbero farla le nostre figlie, perché sono bambine capaci di farlo e devono sentirsi a loro agio in ogni situazione, devono essere libere, innocenti e spensierate nell’indossare ciò che più desiderano. Noi genitori dobbiamo parlare con loro, consigliarle nella scelta, ma far capire loro che fondamentali sono gli atteggiamenti che esse assumono dopo aver indossato il costume, devono restare spensierate senza pavoneggiarsi o mostrare il loro giovanissimo corpo come oggetto di desiderio.
Il mio acquisto scelto con loro
Personalmente le mie bambine hanno sempre usato un pezzo, il classico slip, anche se spesso abbiamo acquistato i bikini perché ormai quasi tutti i costumi da bambine te lo impongono, tanti brand addirittura realizzano i costumi per mamma e figlia uguali, visto che la mamma è un modello di riferimento.
Quando le mie bambine provavano il “reggiseno” lo toglievano immediatamente perché dicevano che era fastidioso e quindi hanno sempre preferito indossare solo lo slip. Lo avrebbero voluto mettere per essere come me, ma ho sempre spiegato loro che avrebbero avuto tutto il tempo necessario per crescere e non dovevano avere fretta di farlo, ma godersi la spensieratezza e la leggerezza dei loro anni.
Le mie figlie, ormai ragazzine, sono sempre state semplici e qualsiasi cosa indossavano non era mai né volgare né tantomeno una forma di attenzione verso i loro corpi. La cosa importante che dobbiamo fare noi adulti è quella di non far crescere troppo in fretta le nostre piccole fanciulle facendo indossare loro indumenti sexy o sessualmente connotati misti ad atteggiamenti poco consoni. Il pericolo potrebbe essere quello di farle crescere con il valore del corpo e della bellezza per avere successo un domani nella vita, mettendo da parte le loro vere caratteristiche.
Ci sono bambine che indossano costumi da bagno ostentando i loro corpi con pose sensuali, ritrovandosi a fare le adulte troppo in fretta, attirando attenzioni su di loro che non dovrebbero mai ricevere, e che non dovrebbero nemmeno esistere, in realtà, perché penso che guardare con malizia una bambina sia semplicemente orribile e schifoso. Per non parlare delle sfilate di moda delle bambine sulle passarelle estive con indosso bikini succinti, imparando fin da piccole a mostrarsi sexy e crescendo non più con il mito della mamma ma di modelle come Gigi Hadid.
La sessualizzazione delle bambine e il contesto di crescita
Non sono qui per fare il giudice, ma non posso non pensare che se esiste la sessualizzazione, esiste anche un contesto di crescita che porta queste bambine a essere adulte prima che lo siano.
Le bambine non hanno gli strumenti per affrontare il bagaglio che si porta dietro un corpo adulto, non sanno gestirne la procacità, la sensualità. Penso che dovrebbero giocare e maturare negli anni la propria consapevolezza acquisendo, con il loro tempo, tutti gli strumenti per diventare donne serene ed equilibrate, amiche del proprio corpo e della propria sessualità. Fomentare in loro la gara verso una certa bellezza non lo trovo appropriato perché l’unico obiettivo sarà quello di avere un fisico mozzafiato come chiave del loro successo. Tutto ciò può portare a pericolose conseguenze nel percorso della loro crescita.
Che costumi indosseranno le mie figlie?
Quest’estate, come la scorsa, Matilde indosserà il bikini perché il suo corpo ha deciso di avere delle forme che non possono sottrarsi all’utilizzo di un costume diverso, dovute a uno sviluppo abbastanza precoce. Viola, invece, è ancora una bambina di 9 anni che vuole essere libera di correre e giocare senza sentirsi quel fastidioso laccio al collo, lei che ancora può permetterselo. Parlo molto con loro per questo le scelte sono semplici e naturali, senza capricci, capelli che si strappano o urla indemoniate.
La vita deve essere un gioco per loro come quando in casa si travestono indossando i miei vestiti, truccandosi e calzando le mie scarpe con il tacco. È bello vederle ridere, ma tutto rimane un gioco, la vita poi è qualcosa di diverso, queste sono loro ragazzine semplici, acqua e sapone, bambine che non devono indossare un bikini per sentirsi donne, né tantomeno oggetto del desiderio, non devono bruciare le tappe ma vivere ogni fase a seconda della loro età.
Aiutiamo le nostre figlie a diventare donne serene. Aiutiamole a maturare con i loro tempi e a lasciare che la natura faccia sempre il suo splendido corso.
E voi cosa ne pensate?
Scritto da Elisabetta Pieragostini
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