Caro Babbo Natale… La lettera di una donna adulta

Dic 21, 2022 | Ultime novità, Un po' di me | 0 commenti

Natale è ormai alle porte e tutti i bambini sono presi dall’euforia delle feste, hanno già scritto e inviato la loro letterina a Babbo Natale per chiedere il regalo dei loro desideri. Quando si diventa adulti si lascia spazio ai bambini e noi rimaniamo lì a guardarli mentre scrivono lunghe lettere con bizzarre richieste. Quest’anno voglio scriverla anche io per raccontarmi, per un mio bilancio personale visto che la fine dell’anno è alle porte e magari chiedergli qualcosa, chissà se mi risponderà.

La mia lettera a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

sicuramente avrai ricevuto le lettere delle mie figlie, in questi anni ti hanno inondato di tantissime richieste. Oggi voglio scriverti anche io. Sono una mamma e ho deciso di scriverti perché sei una persona buona, una persona dolce che sa ascoltare tutti e allora ti chiedo di ascoltare anche me.

Come sono stata durante l’anno? Penso brava, buona e sempre pronta ad aiutare il prossimo, dicono che sono un po’ un centro di accoglienza, uno sportello psicologico per tutti. Stai tranquillo, non ti chiedo miracoli, non voglio salvare il mondo ed essere la paladina della giustizia, non voglio partecipare a Miss Italia per le mamme parlando di alti progetti perché non mi sembra che ci sia una gara simile, anche se dovrebbero inventarla. Allora ti chiederai cosa voglio, vero?

Intanto se puoi accompagnare le mie figlie lungo il loro cammino della vita, questo percorso sempre più tortuoso e difficile, vorrei che tu donassi loro la spensieratezza, quella che ho vissuto anche io alla loro età, fa in modo che si ricordino sempre i valori che ho insegnato loro, che non si perdano in strade sbagliate. Sono un po’ preoccupata, non sono una mamma ansiosa, prendo solo 30 gocce di Xanax tutte le sere, giusto per dormire sonni tranquilli. Per farmi stare ancora più serena Babbo Natale prescrivimi una lunga ricetta di calmanti così man mano che crescono aumenterò le dosi per arrivare all’adolescenza preparata. Ormai ci siamo, eh.

Ora vorrei chiederti altro, forse troppo, non lo so ma vorrei chiederti di regalare più sorrisi nel mondo. La gente non è più felice, è triste e la vedi camminare per strada con la testa fra le nuvole. Regala poi al mondo un po’ di tempo che è il dono più prezioso che abbiamo ma spesso viene dato per scontato e lo finiamo subito, così da non averne a sufficienza, qualche ora in più da dedicare non farebbe male.

Vorrei chiederti poi, se possibile, una cosa per me, personale. Puoi portare sulla tua slitta, visto che giri il mondo, il mio primo romanzo “Potevi dirmelo prima”? Mi piacerebbe farlo leggere a tutti. Mi piacerebbe donare la mia scrittura agli altri, farli sognare per un po’ di tempo. Tu l’hai già letto, vero? Troppo romantico? Ti è piaciuta la storia di un amore vero, di una giovane donna? Lo so che in fondo anche tu adori questo genere, io sto continuando a scrivere, mi aiuterai nel mio percorso? Sto chiedendo troppo? Non voglio niente di materiale, solo che i miei libri vengano letti. Dirai che ci sono troppi libri nel mondo. È vero, ma troppi per troppi almeno mandiamo un po’ avanti anche i miei, no?

Mi siedo davanti all’albero pieno di luci colorate e guardo il camino acceso, il calore del presente che emana, il tempo che ho in questo momento, quello di godermi le persone vicine a me, lasciare il passato alle spalle migliorandomi.

Sai Babbo Natale, è da qualche tempo che sto cercando di percorrere il cammino del miglioramento continuo. Provo a migliorarmi, mi sento più sicura, ma ancora non è terminato, dobbiamo sempre migliorarci in ogni fase della nostra vita. Quindi grazie per quello che mi hai regalato in questi anni, ritrovare e migliorare me stessa, il più bel regalo che potessi trovare sotto l’albero.

Una cosa, caro Babbo Natale, nel caso in cui dovessi incontrare la Elisabetta bambina, da qualche parte del mondo, dalle un grande abbraccio perché ogni tanto mi volto indietro per cercarla, vorrei dirle che gli errori le hanno permesso di essere oggi una nuova donna, ringraziala da parte mia.

Prima di chiudere vorrei chiederti la salute, che è la cosa più importante, ti dico per tutti, perché tutti ne abbiamo bisogno, forse sto esagerando ma sarebbe bellissimo, almeno puoi prenderti cura della mia famiglia, se non sono troppo sfacciata?

Bene, ora ti lascio ai tuoi impegni lavorativi, ai tuoi giri in slitta per la consegna dei regali, mi raccomando non essere pasticcione come nel mio libro di favole, non dimenticare nessun bambino. Magari dimenticati di me ma non scordare i bambini che credono in te, ne rimarrebbero tanto delusi, i bambini devono credere nei sogni, devono credere in te. 

Ti auguro buone feste e buon lavoro, Babbo Natale. Stammi bene e abbi cura di te.

Con immenso affetto,

Elisabetta 

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