Film e serie tv che ho visto con le mie figlie
Scritto da Elisabetta Pieragostini
Con le mie figlie faccio tante cose; ci divertiamo, giochiamo, parliamo, cantiamo, balliamo e guardiamo anche film e serie tv. Scegliamo tutto insieme e alla fine commentiamo ciò che abbiamo visto e ognuna dice la sua.
Ridiamo come matte, ci sdraiamo sul divano con coperte – se fa freddo – pop-corn e schifezzine varie, che ogni tanto ci stanno e ci danno quel giusto conforto, trasformiamo la casa in un vero e proprio cinema. Sono momenti preziosi a cui non rinuncerei mai e penso che ci uniscano tanto perché si mixano i nostri mondi e misceliamo i gusti generazionali dando vita a veri e propri dibattiti.
Oggi vi segnalo alcune cose che abbiamo visto insieme e che tutte e tre vi consigliamo vivamente.
Film e serie tv da guardare tutti insieme
Tutte le volte che ti ho scritto ti amo (serie su Netflix)
Questa è la storia di una liceale, Lara Jean, che non vuole stare al centro dell’attenzione. La sua tranquillità viene a mancare quando le cinque lettere segrete destinate alle persone di cui si era innamorata in passato finiscono misteriosamente nelle loro mani. Il caos arriva perché tutti si presentano alla sua corte per affrontare lei e i suoi sentimenti. Chi ha mandato le lettere misteriose? Sua sorella, pensando di aiutare Lara, che a quel punto decide di iniziare una finta storia con Peter, uno degli idoli della scuola. Dalla fasulla storia inizierà tra i due qualcosa di vero.
Una serie molto divertente, i primi amori, dove Matilde si riconosce benissimo in Lara, perché ha amori segreti, perché è timida, mentre Viola sarebbe ben più capace di mandare le lettere ai destinatari. Matilde ha detto a Viola di non fare mai una cosa del genere, potrebbe non rispondere di sé, ahahah, sono divertenti mentre guardiamo questa serie perché loro si immedesimano nei personaggi, giocano e imitano cosa potrebbe succedere in caso di realtà. Se avete due figlie femmine alle prese con la preadolescenza tanti auguri.
Una mamma per amica (serie TV ora anche su Netflix)
Questa serie racconta come Lorelai, una donna americana abbastanza giovane, abbia avuto una figlia Rory a 16 anni. Lei, on perenne conflitto con i genitori sempre impeccabili e conservatori, scappa con sua figlia dalla casa familiare per rifarsi una vita in un’altra città. Si trasferiscono a Stars Hollow dove trova un lavoro come cameriera in una locanda. La proprietaria della locanda dà a Lorelai e a sua figlia anche un posto dove vivere, un monolocale. Lorelai si impegna molto e riceve promozioni continue fino ad arrivare a condurre la locanda. Poi riesce a comprare una casa tutta sua dove si trasferisce con Rory. Il loro rapporto è bellissimo e si confidano tutto, sembrando più amiche che mamma e figlia. Rory è molto brava a scuola e vorrebbe diventare una giornalista. Per far sì che si prepari bene la vuole iscrivere a una scuola privata, chiedendo aiuto ai suoi genitori per pagare la tassa di iscrizione, che accettano volentieri a patto che i venerdì sera vadano a cena da loro. Lorelai ha sempre avuto un rapporto difficile con un padre, un importante uomo d’affari, e sua madre, presidentessa di moltissime associazioni e sempre attiva nella loro cerchia borghese.
La storia di una famiglia benestante che voleva per lei una laurea e un uomo importante da sposare ma Lorelai si è sempre ribellata a tutto rovinando i piani dei suoi genitori.
Di spunti qui ce ne sono tanti, Mati vorrebbe approfondire con me la questione dell’educazione sessuale, si domandava se i genitori di Lorelai gliene avessero mai parlato. Ha chiesto anche un mio pensiero: credo sia giusto inserirla nelle scuole, nel frattempo sono certa che gliene parlerò perché non è un tabù e deve sapere a cosa potrebbe andare incontro. Quando lo farò? Bella domanda, casomai potrebbe essere spunto di riflessione con voi. Ma ne abbiamo anche parlato nel post su Bridgerton.
L’altro aspetto che è piaciuto anche a Viola è il rapporto mamma e figlia, due amiche complici. Loro sarebbero felicissime di avere questo tipo di rapporto con me, in parte forse lo abbiamo anche, ma credo sia giusto essere sempre madre e figlia per poter dar loro gli insegnamenti gusti ed essere per loro una guida.
Sicuramente una bella serie da guardare in famiglia.
Un professore (serie tv)
La serie tv parla di un professore, Dante, che insegna in un liceo romano e che vediamo alle prese con i problemi di varia natura che stanno attraversando gli studenti. Dante li aiuta ad affrontare i primi amori, le prime delusioni, ragazzi ladruncoli o alle prese con i primi contatti con la droga. Ci sono segreti da scoprire, litigi con i genitori, episodi di bullismo, insomma un po’ tutto quello che riguarda la vita quotidiana e che affrontiamo tutti, chi più e chi meno.
Con le mie ragazze abbiamo parlato di tante cose, soprattutto con Mati abbiamo affrontato il bullismo, visto che lei sta iniziando ad avere i primi contatti con questo fenomeno che può far tanto male.
Una serie tv interessante anche per scoprire insieme il mondo della scuola e del bello dell’insegnamento che la scuola può dare ai nostri figli.
10 cose che odio di te (Film del 1999)
Questo film parla di due sorelle, Bianca e Kate, opposte tra di loro, la maggiore è Kate, con un brutto carattere, allontana ogni ragazzo che le si avvicina. Bianca invece è la minore ed è benvoluta e vanitosa. Bianca si innamora di Joey, il più bello della scuola, ma il padre ha imposto loro una regola: Bianca potrà uscire con il fidanzato la sera solo quando lo farà anche Kate. Bianca con il suo aspirante fidanzato convince Patrick, un ragazzo con una reputazione simile a quella di Kate, a corteggiare sua sorella così loro possono uscire insieme. Tutto sembra proseguire per il meglio quando alcuni disguidi fanno scoprire a Kate di essere caduta in una trappola. Scaccia Patrick ma lui, nel frattempo, se ne è innamorato, così come lei, anche se inizialmente gli farà credere che lo odia.
Abbiamo riso tantissimo immaginando le scene di Viola che crea uno scherzo simile a Matilde, perché proprio Viola? Semplice: lei una ne pensa e cento ne fa.
Anna dai capelli rossi (Film 2016)
La protagonista del film è Anna, una ragazzina di undici anni che richiede affetto e attenzioni, visto che gran parte della sua vita l’ha spesa in orfanotrofio e in case di sconosciuti, fino a quando le viene offerta la possibilità di andare a vivere a casa di Matthew e di sua sorella Marilla. È pronta Anna ad avere una nuova vita e una nuova possibilità. Il suo sogno è quello di diventare un’insegnante e stringe un bel legame di amicizia con una sua coetanea, Diana.
È bello questo film, io riesco sempre a commuovermi ogni volta. Le mie figlie dopo averlo visto hanno capito che non bisogna mai perdere le speranze perché prima o poi la vita ci mette di fronte a nuove possibilità. Ho fatto capir loro quanto sono fortunate ad avere la mamma e il papà, ancora oggi, purtroppo, gli orfanotrofi sono pieni, sarebbe bello poter adottare un bambino per dargli il sogno di una nuova vita.
Guardare film e serie tv con i nostri figli è sempre tempo ben speso
Questi film e serie tv fanno parte della nostra top ten e ve li doniamo molto volentieri, soprattutto vi auguro di vedere qualsiasi cosa con i vostri figli e trarre spunti su cui riflettere insieme, ma soprattutto trascorrere del tempo insieme, perché il tempo è il più bel regalo che possiate fare ai vostri figli.
E adesso buona visione a tutti! Mi raccomando patatine e pop corn.
Scritto da Elisabetta Pieragostini
Related Articles
Articoli collegati
Tre imprenditrici di ispirazione per carriere di successo
In un mondo imprenditoriale in continua evoluzione, ci sono donne che stanno ridefinendo le regole del successo con la loro visione, perseveranza e capacità di adattamento. Le loro storie non sono solo fonte di ispirazione, ma vere e proprie lezioni di leadership,...
Start We Up: manifesto UE per l’imprenditoria femminile
Negli ultimi anni, l'Unione Europea ha riconosciuto l'importanza cruciale delle donne nel mondo del lavoro. Il Gruppo Donne Confimi Industria e Le Contemporanee hanno presentato sul tavolo del Parlamento Europeo il manifesto "Start We Up". Questo documento rappresenta...
Lo psicologo in azienda: la linea che ho scelto per Dami
Nella mia azienda ho deciso di inserire nel piano di welfare lo sportello psicologico perché il ruolo di un esperto nella struttura organizzativa è sempre più importante per promuovere il benessere dei collaboratori e il successo organizzativo. La persona al centro...
Seguimi
Iscriviti
Newsletter
Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli ultimi articoli
0 commenti