Il corpo delle donne: body positive e prova costume

Giu 15, 2021 | Ultime novità, Un po' di me | 0 commenti

Il corpo delle donne: body positive e prova costume

Scritto da Elisabetta Pieragostini

15 Giugno 2021

Da piccola sognavo di essere modella per un giorno, poter indossare vestiti lunghi, avere delle belle gambe slanciate, sfilare sulle passerelle della spiaggia con mini bikini e fare foto da calendario. Chi di noi non ci ha pensato almeno una volta nella propria vita? Sfido chiunque a non aver sognato a occhi aperti di avere un corpo come quello di Belen o un fisico come la Hunziker dopo aver partorito tre figli, essere scolpite come la Marino o sensuali tipo la Satta.

Insomma, nella vita tutte avremmo voluto indossare, almeno una volta, il corpo di un’altra, perché specchiandoci rifiutiamo il nostro, con i difetti e i pregi, con la sua bellezza naturale.

Cosa è cambiato crescendo nella mia percezione della bellezza?

 

Sono diventata grande e le mie riflessioni sul corpo delle donne sono cambiate. Oggi penso che una donna sia bella nella totalità del suo corpo e della sua mente, soprattutto. Una donna sensuale, elegante e raffinata non è una donna dal corpo perfetto, ma è colei che ha fatto grandi cose nella vita, che è stata donna con la D maiuscola, come Coco Chanel, donne coraggiose come Rita Levi Montalcini, Maria Montessori. Sono solo alcuni esempi, ma in effetti guardandomi attorno vedo moltissime donne che oggi sono per me ispiratrici di bellezza.

Il corpo delle donne nella società. Ancora oggi.

 

Ancora oggi purtroppo la società e i media sono tanto proiettati sul corpo e sull’apparenza, si guarda più alla forma che alla sostanza ed è per questo che nasce un movimento chiamato Body Positive, per promuovere l’accettazione, l’accoglienza e la normalizzazione del corpo in tutte le sue forme e i suoi aspetti, a prescindere dal peso indicato dalla nostra nemica bilancia, al fine di fornire un’immagine positiva del proprio corpo.

Quello del corpo delle donne è un argomento che riguarda tutte, qualsiasi peso o presunto difetto abbiamo, unite per lo stesso fine: quello di mettere al primo posto il nostro valore, la nostra dignità e la libertà dagli stereotipi sociali.

Body Positive: come sta cambiando l’attenzione nei confronti del corpo delle donne e dell’immagine in generale

 

Accostarsi al Body Positive significa amarsi, volersi bene così come si è, favorendo l’inclusione sociale, senza stereotipi di genere, è aperto a tutti e per tutti.

Non esiste un corpo bello o un corpo brutto, un corpo giusto o un corpo sbagliato. Esiste il nostro corpo e la curiosità verso questo “movimento” mi ha portato a comprendere che davvero ci si può amare per come siamo e rispettare le persone che ci circondano senza considerare il loro corpo come un affare prioritario.

Perché il punto è anche questo: un corpo è solo un corpo e in ogni caso quello degli altri non è affare nostro. Ciò che dovremmo abbattere è innanzitutto il giudizio, la presunzione di sapere ciò che è giusto o sbagliato, adatto o inadatto.

Negli ultimi anni i social media hanno posto attenzione a questo fenomeno, per fortuna, realizzando campagne pubblicitarie per la promozione del fenomeno, grazie anche all’aiuto delle influencer, tipo Aurora Ramazzotti che combatte ogni giorno le cattiverie che le vengono inviate gratuitamente per gli inestetismi della pelle.

Pensate alla cattiveria e alla presunzione umana: investire prezioso tempo della propria vita per scrivere a una persona che nemmeno si conosce raffiche di commenti per dirle che la sua pelle fa schifo. Vi sembra un mondo sano in cui vivere? Ma il mondo lo fa ognuno di noi.

Instagram è il social network che ha scoperto la Body Positive ed è bastato un hashtag per far esplodere la nuova tendenza, positiva, che vede le influencer come ambasciatrici di una bellezza meno ritoccata. Ricordate la bellissima Anna Magnani con la sua celebre frase “Non toglietemi neppure una ruga, le ho pagate tutte care”? Ecco, lei è stata una pioniera. Chissà oggi cosa avrebbe detto.

Le modelle del body positive

 

L’attenzione sul corpo delle donne passa inevitabilmente da ciò che si mostra. Anche nel movimento del Body Positive ci sono modelle curvy. La più famosa è la stupenda Ashley Graham, colei che sfila nell’alta moda con la taglia XL. Grazie a lei oggi tutte possono avere un posto da prime donne sulle passarelle e non più in prima fila a guardare le donne stereotipe della moda sfilare davanti ai loro occhi.

La Graham inoltre sta combattendo un’altra grande battaglia, quella dell’accettazione del proprio corpo post partum. Io ne sono un esempio vivente, dopo due cesarei e la fissazione della mia pancetta che da piatta era diventata troppo sporgente, evitavo con tutta me stessa la visione del mio corpo riflessa nello specchio. Ma un giorno decisi di fermarmi davanti allo specchio delle brame della matrigna di Biancaneve e scelsi di vedermi diversa, soprattutto di vedere le mie figlie, così mi sono vista donna, bella, con una luce diversa negli occhi e che quella pancetta aveva tirato fuori due meravigliose creature.

Amiamoci per come siamo e per chi siamo, di questo ha bisogno la società, di persone felici.

Il brand che primo tra tutti ha sposato la Body positive è H&M che propone taglie oltre la 48, che ha fatto posare modelle curvy per la presentazione dei suoi costumi da bagno, lanciando un messaggio di positività e soprattutto alle giovani generazioni dicendo loro di non farsi condizionare dagli standard estetici che la moda impone perché il bello è altro, è il reale, la vita vera.

La prova costume e il body positive

 

L’estate ci rende nervose, scoprirci ci mette ansia, il vicino di ombrellone che ci guarda per vedere se siamo ingrassate, se abbiamo ancora smagliature e cellulite, per poi commentare con i cretini dei suoi amici e magari guardarti e fare qualche stupido sorrisetto, ci angoscia. Noi lì sotto il sole a tirare la pancia, sembrare più in forma, tirare su le tette che ballano e scendono mentre guardi su Instagram foto di gnocche con fisici perfetti e gli amici e gli ex magari con qualche nuova fiamma, a cui facciamo le lastre per vedere se anche loro hanno dei difetti. A momenti le foto le conosciamo a memoria millimetro per millimetro.

Ma che brutta estate però, distese sul lettino senza muoverci per paura di mostrarci, neanche una passeggiata in riva al mare perché non amiamo farci accompagnare da capillari, smagliature e cellulite, quindi ce ne stiamo con il nostro telefono in mano a sbirciare i fisici delle altre.

Che tristezza non farsi un bagno per le nostre fissazioni, non andare a prendere qualcosa da bere per le nostre paure. Insomma, una vita castrante fatta di insicurezze e fobie.

Se proprio vogliamo passare del tempo sotto l’ombrellone a nasconderci, allora utilizziamo il nostro cellulare per leggere e vedere come il mondo sta cambiando. Magari quella scintilla può accendersi anche dentro di noi per aiutarci a comprendere quanto il nostro vissuto da insicure possa trasformarsi in un futuro da protagoniste.

Non è facile, è vero, soprattutto quando si cresce con certe fissazioni, quando tutti sono abituati a notare difetti, quando non ci si sente mai a proprio agio con l’immagine che lo specchio ci restituisce.

Ma facciamo tutte un piccolo grande sforzo: il body positive ci mostrerà come è bello vivere in costume, in intimo, in abiti eleganti o sportivi con la femminilità e la sensualità delle curve, di quella ciccia che odiamo, dei capillari a vista, delle smagliature che ormai non fanno più via. Impariamo a non nascondere il viso sotto strati alti 3 cm di fondotinta per nascondere ogni presunto difetto.

Valorizziamoci ma non castriamoci.

Ma poi, siete proprio convinte che i vicini di ombrellone vi guardino davvero? Oppure sono solo vostre fissazioni? La gente è presa a guardare sé stessa e a essere perfetta per sé stessa, incurante di ciò che succede nel mondo reale vicino, piuttosto curante di ciò che accade nel mondo virtuale.

Amatevi e vivete una vita a colori, scegliete il vostro costume e portate a spasso la vostra cellulite, fatevi foto e postatele come Chiara Ferragni in un post in Sardegna: “Tutte abbiamo la cellulite, dipende solo dalla luce e dalla posizione”. Lezione di body positive.

Buone vacanze in costume e abbiate cura della vostra felicità!

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