La paura di mettersi in costume: il corpo non è un nemico

Scritto da Elisabetta Pieragostini

15 Giugno 2022

L’estate è il tempo dei bilanci o meglio è l’ora della prova costume, incubo per noi donne. Qualsiasi corpo femminile, di qualsiasi dimensione, colore, elasticità non supererà mai la prova costume.

Niente più del costume mette in crisi l’autostima delle donne.

Prima di mostrarci al mare andiamo a fare le prove nei camerini dei negozi per scegliere il costume che ci sta meglio, che ci tiene le tette su, che non fa vedere il sedere piatto, cerchiamo di provare la taglia più piccola per sembrare magre, ma poi arriva la commessa che ci riporta sulla terra e ci dice che gli unicorni vivono solo su questo blog.

Il livello di ansia storica e culturale è talmente elevato da aver portato noi donne a usare anche il ciclo mestruale come scusa, diciamo che siamo solo gonfie, che è solo questione di giorni, quindi se si vedono i brufoli, la cellulite, la ritenzione idrica è solo Saturno contro che ci fa sentire pessime insieme a tutti i nostri ormoni.

Ci prende la paura, un tremendo scoramento di fronte alla prova costume e nel mostrare un corpo non perfetto.

La prova costume non esiste

 

Ragazze, pensiamoci. Davvero esiste qualcuno o qualcosa, una giuria, un magistrato, un’istituzione che prevede un esame per darci il diritto di goderci il mare?

Davvero vogliamo un mondo in cui qualcuno può darci o negarci il diritto di vivere la meravigliosa sensazione di andare verso il bagnasciuga e farci accarezzare dall’acqua salata?

Davvero questa umanità è diventata così schiava e barbara?

No, la prova costume non deve esistere perché è disumana.

Stop.

Instagram, corpi perfetti e ansia da prestazione

 

Sapete cos’è? È che ormai siamo talmente abituate a filtri e foto modificate che ci impongono certi standard da aver perso il focus. Non esistono più segni d’espressione, la pelle appare addirittura senza pori, tutto è piallato e ci siamo dimenticate la naturalezza del corpo e del fisiologico lavoro del tempo.

L’idea di spogliarsi fa tremare le gambe perché noi donne vogliamo sfoderare un corpo perfetto, scolpito, tipo le influencer che seguiamo.

Il costume diventa un tabù e ci vediamo con più chili di quanti effettivamente ne abbiamo, non ci piacciamo mai e non andiamo mai bene.

Ci sentiamo al mare come le matrigne di Biancaneve, ossessionate dalle altre che potrebbero essere più belle di noi, ci specchiamo continuamente per paura di avere le smagliature, le vene varicose, la pelle a buccia d’arancia. Vediamo il nostro corpo come un nemico e non come un alleato. Siamo quasi ossessionate dal periodo estivo che ci porta a metterci a nudo.

Questo mi fa paura perché se è vero che anche io sono stata attenta ad avere la pancia piatta oggi con due figlie preadolescenti ho il terrore che possano vivere male il loro diventare donne e che possano sentirsi inadeguate.

Proviamo a stilare dei consigli per tutte

 

  1. Basta guardare le modelle, le influencer, le riviste con quei corpi perfetti perché non rappresentano la realtà. I corpi reali sono un’altra cosa;
  2. Cerchiamo di coltivare la nostra autostima, magari facciamoci aiutare da un esperto, seguiamo i modelli giusti sui social. Ribaltiamo il meccanismo di voler essere guardate dagli altri o di sentirci osservate per tutti i nostri difetti;
  3. Eliminiamo dai nostri pensieri la competizione con le altre, non dobbiamo dimostrare niente a nessuno e a nessuna;
  4. Rilassiamoci e godiamoci il mare, il sole, l’acqua e la bella stagione.

Vorrei precisare una cosa. Prima ho usato la parola difetti. Ci hanno insegnato a definire le nostre caratteristiche così, ma davvero vogliamo continuare a fomentare una cultura estetica in cui una caratteristica del corpo è una colpa da scontare con sofferenze e privazioni?

Il mito di una certa bellezza è una creazione del marketing, ogni tanto ricordiamolo.

Rendiamo questo mondo bello per davvero e non con i filtri

 

Siamo talmente immerse e bombardate da questa cultura di un’apparenza modificata che non ci piaceremo mai. È un lavoro difficile quello di sradicare la cultura che ci ha forgiate.

Ore perse a farci scattare foto su foto su foto su foto da pubblicare sui social per apparire al meglio. Ma al meglio di cosa? Per chi? Per quello che ci hanno fatto credere sia l’unico modello da seguire? Donne cinquantenni senza il minimo segno? Ragazze senza pori sulla pelle? Pance senza respiro, seni e sederi senza gravità?

Scegliamo i costumi che più ci piacciono, facciamo delle belle passeggiate, nuotiamo con gioia perché il mare è vita. Ridiamo, mangiamo quel gelato all’ombra per trovare refrigerio, godiamoci i tramonti.

Abbiamo solo questa vita e ricordiamoci che il nostro corpo non è un nemico ma il miglior amico che abbiamo perché grazie a queste gambe possiamo raggiungere posti meravigliosi, grazie a queste braccia possiamo abbracciare e grazie alla nostra pelle possiamo provare mille sensazioni.

Buona estate, amiche.

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