Libertà, uscite e preadolescenza: come ci organizziamo in casa
Scritto da Elisabetta Pieragostini
Era un bel giorno di primavera e… “Matilde, dobbiamo già organizzarci per quest’estate, a giugno vai con la nonna a casa al mare come tutti gli anni.” “Mamma, quest’estate voglio andare più tardi al mare, a giugno voglio stare a casa e uscire con gli amici in paese, la sera dopo cena.”
Cosaaaa? La sera dopo cena? A dodici anni? Ma ho sentito bene? Leggete anche voi, perché a me sembra di impazzire, io da ragazzina uscivo davanti casa a giocare a pallavolo con gli amichetti. Mi sono persa qualcosa?
“Mamma, ritorna giù nel pianeta Terra, ti stai perdendo la mia età, metti foto di quando ero piccola, hai nostalgia mamma, ma sto crescendo, sono una preadolescente e i tempi sono cambiati.” “Non mi sembra di essere vecchia Mati, però ne voglio parlare, voglio capire e affrontare le tue richieste d’uscita.”
Le richieste della preadolescenza: sapevo che sarebbero arrivate ma…
Sapevo che prima o poi sarebbe successo anche se avrei preferito poi, però all’età di 12/13 anni iniziano a chiedere autonomia, libertà e le prime uscite da soli.
(Ora parte il mio monologo a tastiera aperta)
Innanzitutto, bisogna verificare bene cosa vuole fare, dove vuole andare e con chi, “mamma evita il terzo grado”, ecco appunto, lo faccio e sono fiera di farlo, inoltre farò anche le ronde per le vie del paese, “Mamma ti sento, non farmi vergognare”, anche questa devo sentire, io che a 20 anni avevo mio padre che mi controllava ovunque facendo finta di niente e me lo dovevo far andar bene. Forse l’idea che esca da sola mi fa pensare che sto davvero invecchiando e che lei si vuole solo godere la sua età con gli amici a mangiare una pizza, fare una passeggiata e raccontare i primi amori e le prime delusioni.
Le uscite serali sono lecite, ci mancherebbe, ogni tanto fino alle 23, non più tardi, “Mati, la mamma ti regalerà un orologio svizzero se vorrai uscire la sera, sennò ti accompagnerà la carrozza di Cenerentola che invece di diventare zucca a mezzanotte lo farà alle undici.” L’importante è dare delle regole, poi parlare, parlare, parlare tanto e farsi raccontare tutto. Soprattutto dare ai nostri figli la fiducia e la giusta libertà.
Come ci organizziamo in casa per le uscite estate 2022
Trasferendoci al mare, la voglia di libertà e di uscire è dietro l’angolo; infatti, Mati vorrebbe andare al mare di giorno con le amiche, ovvio, nel nostro ombrellone, supervisionata dalla nonna, con qualche gelato o bibita sotto lo chalet a ridere e a guardare i bei ragazzini. Ha iniziato a chiedere qualche cena con delle amiche da sole, sempre accompagnate e guardate a vista da lontano tipo agente 007. E poi ciliegina sulla torta, per completare la stagione, la fatidica alba a ferragosto. “Mati, per questo ci devo pensare, sei piccola, è presto, non puoi dormire in spiaggia.” “Ma mamma, la nonna mi ha raccontato che tu alla mia età hai visto l’alba, perché io non posso farlo?” Le nonne… tanto brave ma anche tanto impiccione quando conviene a loro, poi o ha raccontato una mezza verità oppure Mati furbetta vuole capire ciò che le fa più comodo. “Mati, chiariamo che io ho dormito a casa con zia Chiara e ci siamo svegliate alle 6 del mattino e siamo andate a vedere l’alba, ci ha accompagnate il nonno; quindi, non è come la pensi tu o te l’hanno raccontata.” “Va bene mamma affare fatto, invito Anita a dormire a casa e nonno ci accompagna a vedere l’alba.”
È proprio vero che quello che hai fatto passare ai tuoi genitori, un giorno lo sconterai. Per me quel giorno è arrivato e non posso replicare. Mi stringe la mano per siglare un patto.
Vivo con ansia l’arrivo dell’estate, la fine della scuola, la crescita di Matilde, ma è bello condividerlo, ridendo, sdrammatizzando, a volte non più di tanto, ok, affrontandolo insieme e soprattutto crescendo mano nella mano.
La guardo iniziare a prendere il primo volo verso la libertà.
Organizzazione e patti chiari… Con qualche eccezione per buona condotta
Nooo, non è un carcere. Però l’organizzazione e i patti sono sacri. Servono anche a responsabilizzarli e a capire che nella vita tutto funziona meglio quando si rispettano. Poi ovviamente ci saranno le eccezioni e qualche uscita in più se tutto filerà liscio.
Noi ci siamo organizzate e voi? Cosa permetterete di far fare ai vostri figli in vista della bella stagione? Vi siete programmati?
Si accettano consigli, magari prendo spunto anche io dai vostri insegnamenti, li possiamo condividere visto che stiamo facendo tutti lo stesso percorso.
Dare libertà per me è importante ed equivale a dare fiducia, che se verrà meno poi si trasformerà in clausura.
“Grazie mamma, ti voglio bene” “Mati, la condizione la conosci: lo studio e la pagella sennò l’accordo salta” “Allora mamma dormo serena, conosco le mie potenzialità” “Vai a dormire ora, modestina, che domani si va a scuola e per le uscite devi aspettare ancora un po’”.
Era la primavera, l’estate è arrivata troppo presto. Che il Cielo ci aiuti.
Buona calma e nervi saldi a tutti.
Scritto da Elisabetta Pieragostini
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