L’importanza della musica nello sviluppo del bambino

Mag 4, 2021 | Attività e tempo libero, In primo piano, Ultime novità | 0 commenti

L’importanza della musica nello sviluppo del bambino

Scritto da Elisabetta Pieragostini

4 Maggio 2021

Ma che musica che musica che musica maestro”… Quante volte l’ho canticchiata!

Oggi voglio parlare proprio di musica, una delle mie più fedeli compagne di vita, ma soprattutto dell’importanza della musica nello sviluppo del bambino. Penso che sia un argomento importantissimo e affascinante, che ci apre scenari scientifici ed emotivi non indifferenti.

L’importanza della musica nello sviluppo del bambino: quanto conta?

 

La musica ha un ruolo importante nella vita di tutti, soprattutto nei bambini per quanto riguarda il loro sviluppo linguistico e cognitivo. La scienza ci dice che i bambini che iniziano ad ascoltare immediatamente la musica riescono anche a sviluppare una maggiore capacità di attenzione. Ecco perché io e le mie ragazze siamo molto attente e concentrate nelle cose che facciamo, siamo nate e cresciute con la musica. E io che pensavo fosse solo una buona genetica!

Ma vediamo meglio di cosa stiamo parlando.

Cosa sviluppa la musica nel bambino

 

La musica nella vita di una persona può rappresentare moltissime cose che si intrecciano ai ricordi, alle emozioni, agli stati d’animo ma anche allo sviluppo di alcune capacità fondamentali.

Perché l’importanza della musica nello sviluppo di un bambino è così rilevante?

  • Sviluppo intellettivo: i bambini che suonano uno strumento avranno maggiori abilità nelle materie scientifiche, soprattutto in quelle matematiche;
  • Sviluppo linguistico: la musica permette al cervello di memorizzare meglio le parole e di impararne la pronuncia corretta, soprattutto nell’infanzia. I bambini apprendono più facilmente la lettura e la cadenza dei suoni grazie alla musica ascoltata;
  • Sviluppo sociale ed emozionale: la musica favorisce i bambini nelle interazioni con gli altri sviluppando emozioni e sensazioni positive. Rappresenta anche un elemento di aggregazione tra bambini e ragazzini;
  • Sviluppo motorio: con la musica si coordinano meglio i movimenti del corpo, mente e corpo lavorano bene insieme.

Quando ascoltare la musica: dal concepimento in poi

 

Scoprire la musica prima di scoprire il mondo è fondamentale per il futuro nascituro. La musica nello sviluppo di un bambino è importante fin dal suo concepimento.

Ascoltare musica in gravidanza dà alla mamma quello stato di benessere che consente al feto di raccoglierne tutti i benefici. Il benessere emotivo della madre diventa quindi il benessere emotivo del bimbo. Inizialmente il feto percepisce la vibrazione del suono come una carezza, dopo il quinto mese l’apparato uditivo del bambino è pronto ad ascoltare il suono. Suono che stimolerà le potenzialità creative ed espressive, alimentate fin dalla gravidanza, che aiuteranno il bambino nello sviluppo dopo la sua nascita.

L’importanza della musica nello sviluppo del bambino: che musica ascoltare?

 

Una cosa molto bella da fare e che può essere anche un piccolo ricordo da custodire tra mamma e figlio, è quella di creare una playlist di brani da ascoltare sia in gravidanza che dopo la nascita. Qualcosa da ascoltare insieme, una colonna sonora d’amore che rappresenti la meraviglia di questo momento.

  • I primi mesi di vita: oltre ad ascoltare la musica scelta dalla mamma durante la gravidanza, il bimbo sarà attento a canzoncine o ninne nanne cantate per calmarlo o addormentarlo, quindi il bambino impara a riconoscere sempre di più i suoni e a familiarizzare con loro;
  • L’infanzia: ci consente di ascoltare canzoni semplici e brevi, cantate a basso volume. Evitare suoni troppo forti che potrebbero disturbarlo. Col passare del tempo sarebbe importante incoraggiare il bambino allo sviluppo linguistico tramite la musica, imparando a memorizzare canzoncine semplici con parole comuni. In questo momento il bambino inizia anche a sviluppare l’aspetto motorio coordinando il corpo ad un movimento spontaneo;
  • Età prescolare e scolare: i bambini in questa fase ascoltano canzoni con ritmi ripetuti per facilitare l’apprendimento linguistico. Iniziano inoltre a riprodurre suoni e ritmi, poi arriva la memorizzazione di un testo che canteranno quando lo ascoltano.

Io e la musica: la mia esperienza da bambina e da adulta

 

La convinzione che la musica è importante l’ha avuta anche la mia famiglia, pensando che la musica è di tutti e per tutti. Siamo una famiglia con la musica nel sangue. Da piccola mia madre mi cantava tante canzoncine dei suoi tempi e che io cantavo a mia volta.

Mio nonno mi faceva ballare sulle note del suo organetto; musiche marchigiane e balli tipici tipo la “raspa” con mia nonna, ancora ricordo le risate e la spensieratezza.

La musica ha sempre fatto parte della mia vita. Mi piace pensare che forse ho maturato la mia parte creativa e una certa intelligenza emotiva proprio grazie alla musica e alle emozioni che ancora oggi le collego. Crescendo, poi, oltre ad ascoltarla e a ballarla ho iniziato a cantare, scoprendo anche una bella voce e partecipando a qualche concorso. Oggi canto solo sotto la doccia, tranquillizzo tutti, ho perso allenamento, però mi diletto sempre a cantare. La mia voce oggi è più matura e consapevole, niente male a dir la verità, ancora ho la voce pe’ canta’, ma giusto per diletto.

La musica durante le mie gravidanze

 

Durante le mie gravidanze ho ascoltato e fatto ascoltare alle mie fanciulle musica a go go, addirittura Matilde mi ha accompagnata in grembo a un concerto di Massimo Ranieri; cantava così bene che sulle note di Erba di casa mia ci siamo addormentate, non sapevo di essere incinta, l’ho scoperto dopo qualche giorno. Da piccole cantavo loro le canzoni della mia mamma per coccolarle, ma anche canzoni vecchie e nuove e gliele facevo ascoltare. Mettevo loro anche la musica classica, Mozart era tra i preferiti di Matilde, mentre Vivaldi di Viola.

Hanno iniziato a cantare anche Matilde e Viola a scuola di musica. Hanno partecipato a diverse esibizioni, in una io e Matilde abbiamo cantato insieme per un ospizio ed è stato emozionante farlo insieme e farlo per delle persone anziane rimaste sole. Non abbiamo mai abbandonato la musica, anzi abbiamo continuato e continuiamo ad ascoltare e a cantare per il nostro piacere e per stare bene e sviluppare emozioni.

Quando cantiamo tutte e tre insieme stese sul letto ridiamo come pazze, la canzone che più ci rappresenta è A modo tuo di Elisa, e io la interpreto con facce strane le guardo e canto loro “sarà difficile vederti da dietro, sulla strada che imboccherai…”. Ho trasmesso loro la passione per la musica perché credo che sia un’amica  che le aiuterà sempre, nei momenti di felicità e nei momenti di tristezza. Le aiuterà a crescere con un linguaggio emotivo molto forte.

L’importanza della musica a scuola

 

L’importanza della musica nello sviluppo di un bambino dovrebbe essere un principio cardine di ogni scuola.

Quando ho seguito la dirigenza della scuola dell’infanzia paritaria del mio paese, essendo anche un’estimatrice del metodo Montessori, non potevo non rafforzare la presenza della musica all’interno della scuola. Era presente un metodo musicale, che ho deciso di abbandonare per introdurre un insegnante di canto per i bambini.

Secondo Maria Montessori la musica favorisce l’autonomia del bambino, la collaborazione e la libertà. La musica unisce tutti in una grande comunità ed è accessibile a tutti. L’insegnante ha fatto sì che questi bambini ascoltassero la musica, utilizzassero piccoli strumenti e cantassero canzoncine semplici ed inventate. Prima di lasciare la scuola, ho voluto fortemente far fare un musical ai bambini per fine anno, adatto a loro, e sono stati bravissimi. La prova che la musica è uno dei più potenti strumenti per lo sviluppo dei bambini.

Quasi quasi mi lancio in qualche storia cantata su Instagram! intanto vi saluto su queste note “Musica è guardare più lontano e perdersi in se stessi”.

Buona musica a tutti!

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