Mamma, guardiamo Bridgerton?
Scritto da Elisabetta Pieragostini
Nella settimana che anche la nostra casa è stata colpita dal Covid Matilde mi chiede di vedere insieme Bridgerton. Io casco dal pero e le chiedo di cosa sia.
Oh, se avessi iniziato a parlare turco al contrario la sua reazione sarebbe stata meno scioccata: “Mamma, non hai ancora visto Bridgerton? È una serie su Netflix. Ma dove vivi mamma??? L’hanno vista tutti.”
Ebbene: io no. Evidentemente eravamo rimasti io, Papa Francesco e una manciata di suore di clausura a non averla vista. Ma io non sapevo nemmeno cosa fosse, loro forse si. Sono rimasta indietro, non so a che km di un deserto a caso. Mi documento quindi e chiamo mia nipote che invece è esperta, conosce tantissime serie di Netflix.
Bridgerton è una storia romantica, un po’ spinta come dice lei.
Bridgerton: un piccolo riassunto per i preistorici come me
La serie è girata in Gran Bretagna, precisamente a Londra nel periodo di inizio ‘800. La prima serie racconta la storia della figlia maggiore, Daphne, della potente famiglia Bridgerton; è una ragazza bella, giovane e brillante in cerca di marito. La regina Charlotte la sceglie come “diamante della stagione”. Il fratello Anthony scarta tanti pretendenti e Lady Wistledown, la donna misteriosa che scrive per un giornale gossip, la mette in cattiva luce. Le vicende si fanno più interessanti quando arriva in città l’affascinante Duca, Simon Basset, uno scapolo convinto, amico di Anthony. Tra il Duca e Daphne l’attrazione nasce immediata anche se i due negano l’evidenza. Alla fine, l’amore vince, anche se il Duca ha fatto un giuramento prima della morte del padre che porterà degli scompigli alla coppia, però per fortuna arriva…
Vabbè, se siete ancora tra gli alieni che non l’hanno vista non vi spoilero il finale.
Bridgerton si o Bridgerton no?
Prima di decidere se vederlo oppure no voglio sapere cosa sa Matilde dell’argomento che ha fatto scalpore di questa serie: il sesso. Raga, tanto ma tanto sesso.
So perfettamente che i nostri figli sono sempre più informati precocemente grazie a internet e ai social, però magari apprendono nozioni sbagliate o inesatte, per questo ho deciso di parlargliene, prendendo spunto dalla serie. Veramente pensavo di farlo più avanti ma ho preso la palla al balzo, come si dice. Prima mi sono fatta una tazza di Xanax per mandare giù la pillola. La mia bimba ha 12 anni. Dodici, cavolo. Sapeva davvero tutte quelle cose che fanno in Bridgerton?
Non bastava il Covid ‘sta settimana???
Matilde, parliamo un po’?
Matilde sa che i bambini non arrivano con la cicogna, sa che un rapporto sessuale avviene tra un uomo e una donna, conosce come va tra i genitali e tutto il cucuzzaro. Le ho detto che non deve bruciare le tappe, che non c’è un’età precisa, ma più tardi è meglio è se vuole evitarmi un ricovero. Le ho detto che deve trovare una persona per lei speciale, che deve essere convinta della scelta, che magari non sarà l’uomo della sua vita ma che la deve ricordare come una bella esperienza. Poi ho aggiunto che deve stare attenta, che se qualcuno già ora le dovesse chiedere di più deve innanzitutto rispettare sé stessa e dire no se non desidera altro. Non deve compiacere nessuno, non deve farlo per sentirsi grande o per non sentirsi emarginata e che per qualsiasi problema deve venire da me che l’aiuterò sempre.
Abbiamo parlato di precauzioni che ovviamente conosceva, le ho raccomandato di usarle per prevenire malattie e gravidanze indesiderate. So che in questa fase di preadolescenza i nostri ragazzi non vogliono parlare di questo con noi ma grazie a Bridgerton l’ho affrontato e ho trovato tanta forza e coraggio dentro di me, le ho parlato considerandola una persona adulta nonostante l’età.
L’importante è il messaggio che le ho voluto trasmettere: in famiglia, con me può parlare di tutto, anche se si dovesse sbagliare. Le ho anche detto che quando crescerà troverà l’amore e allora la sessualità la vivrà come una bella esperienza.
Come ho fatto a mantenere la calma e la tranquillità nel confrontarmi con lei davanti a scene così spinte? Non lo so neanche io però oggi sono stata contenta di averlo affrontato in modo naturale e onesto. Ho voluto dare a lei una visione positiva e sana del concetto di sessualità.
Ho ascoltato lei, di informazioni ne aveva abbastanza e le ho dato maggiore consapevolezza su ciò che aveva sentito. Le ho provato a spiegare il rispetto, spero che abbia compreso ma ne riparleremo, rispetto per sé stessa e per l’altra persona perché la sessualità è un’intimità che fa parte della sfera della vita privata. L’ho messa a proprio agio e mi ha ringraziata, penso che parlando così apertamente lei abbia acquisito fiducia in me e il rapporto si è consolidato.
Quindi alla fine Bridgerton si. Abbiamo visto delle scene di sesso, sì, e vi dirò che il Duca meritava la sua bellezza integrale, di questo abbiamo riso. Ho sdrammatizzato con Matilde e lei alla fine si è divertita. Poi mi è presa la Bridgerton mania e abbiamo visto anche la seconda serie.
Bridgerton parte seconda
Nella seconda stagione il Duca non c’è, peccato, però abbiamo il visconte Anthony Bridgerton, fratello maggiore di Daphne e amico del Duca, altro bel gnocco da guardare. Anche per lui è arrivato il momento di sposarsi e trovare la sua viscontessa. Non cerca l’amore, e mette gli occhi sul “diamante” della regina scelto per la stagione, ma a complicare le cose ci pensa la sorella di lei. Loro sono Edwina e Kate arrivate a Londra dall’India per cercare marito per la piccola Edwina. Ci saranno delle belle sorprese, sentimenti, pettegolezzi e chi più ne ha più ne metta. Non voglio rivelarvi di più per non rovinare la sorpresa a chi ancora lo deve vedere. Ormai sono diventata Bridgerton addicted.
Cosa rimane dopo aver visto Bridgerton?
Ok la storia, il bel vedere, un po’ di evasione e qualche ora in relax, ma a me resta il dialogo con mia figlia, quello che non mi appettavo di affrontare ora, quello che mi ha dato coraggio e serenità. Di questo sono stata molto felice.
Anzi… approfitto per consigliarvi di vedere Bridgerton con i vostri figli se ve lo propongono o ne parlano e di affrontare con loro il fatidico discorso.
Comunque prima di farlo un po’ di gocce di Xanax le ho prese.
Buona visione del Duca.
Scritto da Elisabetta Pieragostini
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