Un caffè con Milena Marchioni tra Bimbi e Viaggi e… Vulcani


Scritto da Elisabetta Pieragostini
Il blog non è affatto morto, anzi, la nostra ospite di oggi ce lo conferma. Lei è Milena Marchioni, bolognesissima e spumeggiante, viaggiatrice incallita con una particolare passione per i vulcani. Viaggia da sola ma anche con marito e figlia e grazie al blog Bimbi e Viaggi ci mostra che anche le imprese che ci sembrano impossibili lo sono solo finché non si sale su un aereo. Preferibilmente intercontinentale.
Milena innanzitutto grazie per la disponibilità, è un grande piacere averti qui. Come è nata la passione per i viaggi, che poi è diventata un lavoro, giusto?
Grazie a te per l’ospitalità: è un piacere condividere la mia esperienza! Non saprei dirti quando sia nata esattamente questa passione: ho iniziato a viaggiare da piccola con i miei genitori, prevalentemente in Italia. Ma ricordo con immensa emozione soprattutto il mio primo volo intercontinentale, nel 2002, per Cuba: forse lì ho capito che avevo una grande fame di mondo e da quel momento ho cercato di assecondarla ogni volta che ho potuto. Nel 2007 sono diventata mamma: inizialmente temevo che la paura di viaggiare con la mia piccolina mi bloccasse, ma ho deciso di non farmi sopraffare dai timori. Per il suo battesimo ci siamo regalati il primo volo in tre, a corto raggio; per il suo primo compleanno abbiamo volato fino ai Tropici… e da quel momento non ci siamo più fermati (fino alla pandemia, ovviamente). Bimbieviaggi.it è nato per raccontare le nostre avventure ma non solo: è diventato il luogo in cui pubblichiamo i racconti di tutte le famiglie italiane che viaggiano con i bambini. Nel giro di qualche anno sono riuscita a farne un lavoro, diventando travel blogger e social media manager in ambito turistico, anche se mi sembra ancora strano usare la parola “lavoro”, perché in fondo resta prevalentemente una passione.
Parlare di viaggi in questo momento di pandemia potrebbe metterci ansia e paura, ma ho letto che hai creato una rubrica “IN VIAGGIO SUL DIVANO”. Ci racconti come è nata, cos’è e di cosa parlate?
In realtà a me mette ansia e paura l’idea di non viaggiare. “In viaggio sul divano” è una rubrica nata durante il primo lockdown del 2020. Inizialmente ho temuto che non avrei potuto continuare a parlare di viaggi, visto il periodo tremendo che stavamo vivendo tutti quanti, ma il confronto con la mia community (che si incontra prevalentemente nel gruppo facebook “Famiglie Globetrotter”) mi ha fatto capire che eravamo in tanti ad avere bisogno di leggerezza, quindi ho tenuto botta. “In viaggio sul divano” era l’occasione per condividere tante iniziative a tema viaggio dal divano di casa, per mantenere viva la passione per i viaggi e avere tante occasioni per condividerla con i bambini anche durante la clausura forzata. Condividevamo titoli di film, di libri, link alle webcam attive in giro per il mondo, ci travestivamo come se dovessimo partire… Ci siamo divertiti tantissimo! E appena abbiamo potuto organizzare le prime gite fuori porta, ci raccontavamo quelle, vivendo sempre tutto con il massimo entusiasmo possibile.
Oggi la rubrica, per fortuna, è ferma, perché possiamo spostarci abbastanza, ma è stata un’esperienza molto divertente, un raggio di sole in un periodo molto cupo.
Finalmente però la situazione Covid sta migliorando e si sta riprendendo a viaggiare, con cautela, ma la gente ha voglia di vivere, giustamente. Quali sono le mete che ci consigli in Italia e all’estero? Che consigli puoi darci per viaggiare in sicurezza?
Questa è la domanda da 100 milioni di dollari! È importante precisare che purtroppo oggi organizzare un viaggio non è più facile come prima.
In primo luogo non possiamo ignorare il fattore economico: tante famiglie hanno subito e stanno subendo una crisi importante e i viaggi, per molti, sono diventati un lusso. Ma mi piace ricordare una cosa fondamentale: viviamo in uno dei Paesi più belli al mondo e basta davvero uscire di casa per trovare luoghi da visitare ed esperienze anche low cost. Viaggiare con i bambini poi ci regala la possibilità di vivere avventure indimenticabili anche in modo semplice: approfittiamo del loro punto di vista per trasformare piccole uscite in grandi esperienze per tutta la famiglia. Chi invece ha la possibilità di allontanarsi da casa, deve fare i conti con restrizioni, pass, tamponi… Insomma, bisogna documentarsi bene per capire cosa si possa fare esattamente. Sicuramente l’Europa è diventata più accessibile adesso: molte famiglie della nostra community sono partite per Canarie, Portogallo, Islanda e Grecia e qualcuno azzarderà viaggi oltreoceano sfruttando l’apertura dei territori francesi d’Oltremare. Insomma, le possibilità non mancano, anche se le restrizioni sono ancora tante.
Per viaggiare in sicurezza, i miei consigli restano sempre fondamentalmente due:
- Informarsi presso fonti ufficiali per capire la normativa in vigore (sito viaggiaresicuri.it);
- Agire sempre con BUONSENSO!
Viaggiare con i bambini non è semplice ma sicuramente un’esperienza unica a mio avviso. Ci dai consigli utili su come viaggiare con i bimbi piccoli? Mentre con gli adolescenti come puoi aiutarci in termini di viaggio? Ci racconti un tuo viaggio tragicomico con bimba a bordo?
Il mio consiglio per i neogenitori è quello di assecondare le proprie esigenze e i propri gusti, senza farsi frenare da chi dice che con i bambini non si può viaggiare. Ho dedicato un libro intero a questo argomento, “Bimbi e viaggi: la guida completa per viaggiare sereni con i bambini” e credo davvero che il nodo cruciale sia questo. Se abbiamo voglia di viaggiare, possiamo farlo; se amiamo il mare, andiamo al mare, altrimenti in montagna o in città. Se vogliamo stare due settimane in un hotel all inclusive, bene. Se vogliamo fare un viaggio on the road, idem. Basta ottimizzare l’organizzazione del viaggio e tutto diventa possibile. I bambini non si ricorderanno niente? Figuriamoci, neanche io mi ricordo tutto! Ma una cosa è certa: se noi genitori siamo felici perché stiamo facendo qualcosa che ci piace, anche i piccolissimi saranno felici con noi. I bambini non ricordano neanche i baci e gli abbracci che diamo loro in tenera età, eppure…
Discorso parzialmente diverso riguarda gli adolescenti, per loro natura oppositori e brontolon. iIn questo caso risulta fondamentale coinvolgerli nell’organizzazione del viaggio, chiedere loro di proporre le tappe da inserire, sulla base dei loro gusti e delle loro passioni. Per esempio, se abbiamo figli social addicted che non si staccano mai dallo smartphone, possiamo chiedere loro di scegliere le tappe del viaggio in base ai luoghi cosidetti instagrammabili (ok, cosa odiosa, lo so, ma potrebbe essere una buona esca.
Di episodi tragicomici in viaggio ne ricordo parecchi, dai getti di vomito in auto lungo le strade di montagna, alla litigata furibonda alle Hawaii perché mia figlia voleva stare in piscina invece di andare in spiaggia. Viaggiare con i bambini è stupendo, ma gli incovenienti e i rischi sono sempre dietro l’angolo… Ma è così per tutte le cose belle nella vita, no?
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ne ho parecchi, alcuni ancora segreti! Quelli a breve termine riguardano i miei due blog: voglio mettere mano a Bimbieviaggi.it per dare spazio ai tantissimi racconti che la mia community continua a mandarmi e voglio iniziare a dedicare più tempo ed energia a Viaggievulcani.it (dedicato ai nostri viaggi alla scoperta dei vulcani) che per ora è solo un hobby, ma chissà…
Per concludere ti farò delle domande a raffica con risposte veloci, rispondi con ciò che ti viene più immediato. Pronta? Iniziamo!
- Il tuo viaggio più bello: il primo viaggio in tre a Formentera e l’ultimo viaggione in tre a Vanuatu (Oceano Pacifico);
- Il tuo viaggio più romantico: Maldive;
- Il ricordo più divertente legato a un viaggio: dall’incontro con i cannibali nella foresta di Vanuatu a quello con i topi nelle isole Similan in Thailandia… Impossibile sceglierne uno!
- Una città che ami: Roma;
- Un viaggio che vorresti fare: Islanda;
- Un consiglio ai lettori: seguite le vostre passioni, non fatevi mai fermare da chi vi dice che non si può (non solo nei viaggi, ovviamente!);
- Un grazie a…: Amanda, mia figlia, perché mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi e grazie a lei sono diventata una vera viaggiatrice!

Scritto da Elisabetta Pieragostini
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