La libertà delle donne passa dall’indipendenza economica

Dic 9, 2021 | Ultime novità, Un po' di me | 3 commenti

Poco tempo fa sono stata intervistata da una donna, una consulente finanziaria per un suo progetto, sono rimasta colpita da una sua domanda:

Credi che sia importante avere consapevolezza della propria situazione finanziaria e conoscere la gestione del patrimonio finanziario personale, soprattutto per una donna?”

D’istinto ho risposto assolutamente sì, che deve essere la normalità l’indipendenza economica di una donna. Ma parlando con lei mi sono resa conto che non è così scontato. Ancora oggi, nel 2021, ci sono tante donne che combattono per questo diritto, perché dipendono da un marito, da un padre, da un uomo che non le rende e non le renderà libere.

Perché scrivo questo post sull’indipendenza economica femminile?

 

La consulente finanziaria che mi ha intervistato mi ha suggerito di scrivere un post su questo argomento perché lei combatte ogni giorno per far capire alle donne quanto è importante avere una propria indipendenza economica. Così ho accettato la richiesta di Giuliana Salvucci, questo è il suo nome che tengo a fare perché il suo è un grandissimo lavoro, che ringrazio. Sono felice di approfondire questo tema, oddio, felice non è la parola più adatta rispetto all’argomento, lo so. Diciamo che sono fortemente motivata a far luce su questo tema che davo per scontato, ma che invece mi porta davanti alla consapevolezza che siamo ancora indietro anni luce.

Tutto va avanti velocemente in un mondo di forti cambiamenti, ma questo è ancora un argomento tabù. Come la libertà sessuale e l’autodeterminazione.

Cosa deve fare una donna per essere libera?

 

L’indipendenza umana passa attraverso l’indipendenza economica. Se siamo libere di uscire di casa e poter badare a noi stesse senza dover dipendere da qualcun altro allora possiamo definirci totalmente delle donne indipendenti.

I soldi non fanno la felicità ma rendono liberi di poter scegliere dove e come costruire quella felicità.

Per tanti secoli le donne sono state sottomesse ai mariti e non potevano lavorare. Poi le cose sono cambiate, i mariti vanno al fronte e le donne devono pensare a lavorare, da qui inizia un percorso di emancipazione femminile che vede le donne poter disporre di denaro proprio: indipendenza economica.

Arriviamo ai giorni nostri e fortunatamente sono tante le donne che hanno una propria indipendenza. Anche se bisogna sottolineare la disparità salariale che ancora ottenebra la situazione.

Oltre ad avere un conto corrente è importante poi saper gestire i propri soldi, e qui entra in gioco il ruolo del consulente finanziario, come Giuliana Salvucci, che può aiutarci a capire meglio come farli fruttare.

Perché è fondamentale essere donne indipendenti economicamente

 

Per AUTODETERMINARCI.

Dobbiamo essere libere di scegliere come vivere, dove vivere e, non ultimo, di poter chiudere una relazione senza l’incubo di non avere i soldi per un affitto o per le bollette.

Dopo anni di battaglie, anche se la strada da percorrere è ancora lunga, è fondamentale per una donna essere autonoma economicamente per non dipendere da nessuno ed essere libera.

Libera di determinare il proprio futuro ed eventualmente quello dei figli. Libera di lasciare un partner violento. Libera di potersi trasferire, uscire, viaggiare o coltivare passioni e ambizioni.

La possibilità di lavorare permette a una persona di essere riconosciuta in quanto tale e significa interagire e relazionarsi con il mondo esterno. In una coppia è fondamentale per poter scegliere un domani, eventualmente, di interrompere quella relazione, e sentirsi padrona della propria vita. 

Una donna che si dedica al lavoro e alla sua indipendenza è una cattiva madre e compagna?

 

Assolutamente no, basta con questi stereotipi, una donna realizzata professionalmente è una donna soddisfatta e felice. Una donna che non deve chiedere i soldi per andare dal parrucchiere o dall’estetista è una donna che è determinata a difendere i suoi diritti ed è sicura di sé.

L’indipendenza economica ci rende libere di scegliere.

Vi ricordate la canzone “Mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar…”? Me la cantava spesso mia nonna, che mi diceva che per realizzare i miei sogni dovevo avere una rendita, una mia indipendenza economica grazie ad un lavoro. Per fare le nostre scelte dobbiamo essere educate dal punto di vista finanziario così da poter gestire le nostre entrate. 

La mia indipendenza economica

 

Da sempre ho voluto la mia indipendenza, ho voluto essere una donna che non doveva chiedere mai. Ho vissuto sulla mia pelle l’esperienza di essere considerata una mosca bianca in un contesto lavorativo prettamente maschile, ma è stato ed è tuttora formativo. Dobbiamo continuare a promuovere il cambiamento in un contesto di inclusione, dove gli uomini devono incoraggiare le donne a prendersi gli spazi che meritano. Dove tutti, e dico tutti, uomini e donne, sappiamo riconoscere valore alle persone.

Alcuni consigli per essere indipendenti economicamente:

 

  1. Preparati attraverso il lavoro per avere una carriera professionale e di conseguenza un’indipendenza economica;
  2. Dedicati al lavoro oltre che alla famiglia;
  3. Non farti manipolare da nessuno, metti dei paletti oltre i quali non fai arrivare nessuno.

Ricordatevi che la violenza non è solo fisica o sessuale, potrebbe essere anche economica e psicologica, con comportamenti di umiliazione e privazione di disponibilità economica. La violenza economica è riconosciuta anche dal Consiglio Europeo, è una violenza subdola e difficile da riconoscere, dobbiamo essere informate e consapevoli. 

Non siamo sole, denunciate perché nessuno ha diritto di violare la nostra libertà.

3 Commenti

  1. Alessio Lattuca

    Sarei felice di invitarla a presentate le Sue considerazioni nel tavolo dedicato all’ empawerment femminile nell’ambito della Conferenza Mezzogiorno e Mediterraneo.
    Le sarei grato se mi Milano inviasse il suo indirizzo email e Il mobile.
    A presto Alessio lattuca

    Rispondi
  2. Angelo

    Mi scusi sull’indipendenza economica della donna sono d’accordo. Ma la donna oltre a non chiedere i soldi per il parrucchiere e l’estetista o nel mio caso per mantenere un cavallo a un maneggio, Deve partecipare alla pari anche alle spese di casa giusto? Manutenzione delle auto, tasse ecc. Io ho una moglie che lavora solo durante i weekend quando io sono a casa dato che faccio un lavoro prevalentemente in trasferta. Guadagna circa 400€ al mese. 300€ vanno via per il suo cavallo e 100€ dice che le mette in casa facendo un po’ di spesa alimentare di tanto in tanto, compra qualche maglietta intima ecc. Questa situazione a me pesa molto dato che non ci sono per tutta la settimana e mi ritrovo a passare il weekend o dai miei o da solo in giardino inoltre non ho nemmeno un ritorno finanziario. anche se prendo un bel stipendio nel provvedere da solo a tutto ho dei limiti. Quindi ho chiesto a mia moglie o di mollare questo lavoretto almeno passiamo più tempo insieme o di trovarsi qualcosa di più serio un full time che oltre a potersi permettere il suo sport preferito contribuisce in casa, si mantiene un auto, se ci sono spese impreviste si fa al 50%. Questa secondo me è indipendenza e parità. È vero non è semplice trovare un lavoro che ti diano il giusto ma mia moglie manco si mette alla ricerca. Le va bene così. E quando affronto il discorso sono litigi e discussioni. Ora non cerco l’arbitro per carità ma vorrei capire se lo sbagliato sono io o se lei si deve dare una regolata. Qua la violenza economica la subisco io

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