Alimentazione e bambini, come crescere insieme

Nov 8, 2021 | Storie di famiglia, Ultime novità | 0 commenti

Alimentazione e bambini, come crescere insieme

Scritto da Elisabetta Pieragostini

8 Novembre 2021

Diciamo la verità: parlare di alimentazione e crescita dei nostri figli non è mai una cosa semplice, soprattutto se lo fai sui social o su un blog. Ognuno ha le sue regole, ognuno attinge alle proprie esperienze e ognuno scaglia le proprie frecce, spesso pure avvelenate. Una cosa però penso sia universale: l’alimentazione è importante per la salute e la crescita dei bambini, da qui non si scappa.

Già in gravidanza la mamma dovrebbe seguire una sana alimentazione per far crescere al meglio il suo bambino. Niente panino con il salame, mi raccomando, mamme.

Ma alla fine della fiera, come devono, o dovrebbero, mangiare questi bambini per crescere sani? Provo a parlarne attingendo alla mia esperienza e a quella di chi mi circonda, con le indicazioni che mi hanno sempre dato medici e pediatri.

Cosa e come dovrebbero mangiare i nostri bambini

 

Intanto fare una ricca e abbondante colazione, che è il primo pasto della giornata ed è importante farlo bene per essere carichi ed energici e affrontare un’intensa giornata di scuola. Oltre a questo, saltare la colazione, e fare lo spuntino a metà mattinata, potrebbe favorire condizioni di sovrappeso che, se non tenute sotto controllo soprattutto in fase di crescita, potrebbero portare a un aumento dell’adipe addominale causa di molte patologie.

Tengo a precisare che qui non si pratica la grassofobia. Essere in sovrappeso non significa necessariamente essere malati. Qualora ci siano problemi saranno sempre gli specialisti a essere i nostri riferimenti in base ai risultati delle analisi.

Volete un’idea di cosa sarebbe giusto mangiare a colazione? Ecco i consigli degli esperti.

Esempi di colazioni adatte a bambini e ragazzi

 

Latte o yogurt, pane o fette biscottate, cereali o biscotti e frutta. Durante la ricreazione sarebbe auspicabile continuare sulla buona strada intrapresa appena svegli, quindi uno snack salutare, meglio un frutto o qualcosa a base di frutta, snack dolci o salati a base di cereali e frutta secca senza eccessivi zuccheri magari.

Devo proprio dire che sarebbe anche meglio evitare merendine, pizze e pizzette che fanno male e vi sporcano libri e quaderni? Ho il diritto di farlo? No, e a volte siamo così trafelati da ficcare in quegli zainetti colorati una bella crostatina o un panino preso al bar.

E se mio figlio non mangia?

 

Genitori, non vi preoccupate se i vostri figli non mangiano, non li “abbuffate” per paura che siano sciupati o che mangino poco.

Nelle nostre case, fortunatamente, i pasti fondamentali non mancano mai. E sarà il pediatra a indirizzarci al meglio se noterà una situazione preoccupante di sottopeso.

‘Sti bambini non stanno partendo per la guerra, eh.

Se i nostri figli mangiano troppo e sono in sovrappeso cosa fare?

 

Innanzitutto non creare in loro un senso di colpa e inadeguatezza. Non bisognerebbe sgridarli dicendo loro che stanno diventando brutti e grassi e neanche spaventarli con presagi di morte che non potrebbero comprendere.

Un atteggiamento eccessivamente duro e colpevolizzante potrebbe creare in loro un rapporto disfunzionale col cibo e con la propria immagine che, in futuro, potrebbe anche degenerare in orribili problemi di bulimia e anoressia. E nessun genitore vuole questo per i propri figli.

Un consiglio che sento di dare è anche quello di non proiettare il proprio corpo e la propria immagine su quella dei nostri figli. I nostri problemi sono i nostri e faremmo meglio a risolverli prima di crearne in creature che non hanno responsabilità.

Una cosa sensata da fare è, quando ci si rende conto che i nostri figli mangiano tanto e tendono a ingrassare, adottare tutti migliori abitudini in famiglia, non acquistare schifezze e rivolgersi a esperti nutrizionisti che sapranno affrontare la situazione in base all’età e al carattere del bambino. Non si può e non si deve trattarli come gli adulti e fomentare un disagio distruttivo a livello psicologico.

È necessario farsi consigliare e rivedere l’alimentazione del bambino e quella della famiglia, perché tutti devono essere solidali nell’aiutare il bambino a vivere meglio. Quindi tutti a lezione di educazione alimentare e di consapevolezza.

Probabilmente sarebbe meglio anche scappare da quei medici terroristi, ma è un’altra storia.

L’alimentazione e l’adolescenza, in che rapporto convivono?

 

Estremamente difficile, posso dirlo? Certo non è sempre così, ma i casi sono praticamente infiniti.

Quando i nostri bambini crescono e diventano adolescenti hanno allo stesso modo bisogno di un’alimentazione adeguata ed equilibrata. E di serenità, perché ogni giorno lottano contro stereotipi, immagini date dai social, gruppetti di amici che sfogano le proprie ansie.

Resta fondamentale l’approccio al cibo che si coltiva in famiglia. E questo deve essere sereno.

Mangiare sano anche in questa fase permette di prevenire le malattie durante l’età adulta. Ormai lo sappiamo ma ripeterlo non fa mai male.

Bisogna accompagnare e stimolare i ragazzi alla sana alimentazione, appassionarli alle preparazioni casalinghe magari, scoprire insieme nuovi gusti e profumi, dedicare se possibile un po’ di tempo al fare la spesa insieme (si rompono le scatole, lo so, e diventa un inferno) e soprattutto supportarli dal punto di vista psicologico perché questa è un’età particolare da trattare e le loro fragilità possono portare a seri disturbi comportamentali alimentari.

Inoltre, gli adolescenti non ascoltano i consigli della famiglia e spesso mangiano fuori, nei fast-food, praticando una scorretta alimentazione.

Se non gradiscono il minestrone, perché ad esempio non utilizzare quelle stesse verdure per fare uno sformato o dei burger vegetali in casa? È vero, siamo stanchi e non abbiamo tempo, ma proviamo a essere famiglie unite e gioiose anche sotto questo punto di vista. Famiglie curiose? Io per prima non amo cucinare, eh.

L’anoressia e la bulimia che “bestie” sono?

 

Oggi i bambini sono precoci in tutto, purtroppo anche quando parliamo di anoressia e bulimia, che prima riguardava solo gli adolescenti; invece, oggi questi disturbi si manifestano già a partire dagli 8 anni.

Ma cosa sono queste brutte bestie comportamentali alimentari?

L’anoressia è l’ossessione per il cibo e per le forme corporee, comporta la perdita di peso, chi è affetto dall’anoressia ha paura di ingrassare, rifiuta il cibo e si vede sempre in sovrappeso. La bulimia, paradossalmente prevede sempre la perdita del peso, ma in questo caso la persona affetta fa grandi abbuffate di cibo per poi vomitare tutto.

Come mai oggi questo fenomeno colpisce anche i più piccoli, da cosa dipende?

Dallo stato d’animo che vivono, come la rabbia o la tristezza, oppure la noia, altra cosa nelle bambine e adolescenti femmine sono gli stereotipi estetici che vedono online o in televisione e vorrebbero essere come loro.

Spesso lo fanno perché vi stanno chiedendo aiuto, e nessuno se ne accorge, vogliono attirare la vostra attenzione. Mi raccomando occhi aperti.

Come aiutare questi ragazzi?

 

Noi genitori dobbiamo esserci, osservarli e ascoltarli, ma senza giudicarli. Non creiamo in loro quello stesso disagio che trovano fuori.

Dobbiamo garantire la nostra presenza fisica anche stando in silenzio spesso, ma essere anche in grado, nei casi più preoccupanti, di chiamare gli esperti e farci aiutare.

Lo ripeto perché credo sia fondamentale: non diventiamo i primi giudici dei nostri figli. Non mettiamoli nelle condizioni di odiare il proprio corpo, di desiderare di sentirsi invisibili. Il cibo è una cosa meravigliosa, è condivisione, sostentamento, amore. Percorriamo insieme questa strada senza l’ossessione delle calorie perché quando c’è consapevolezza e gioia, la strada si percorre con più semplicità.

E magari passeggiamo insieme, ecco, quello sì che fa davvero bene.

Questo è il mio punto di vista, voi cosa ne pensate?

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