Elisabetta Pieragostini
Imprenditrice marchigiana, mamma di due figlie adolescenti, blogger e scrittrice. Laureata in Scienze della Comunicazione, attualmente amministratrice delegata dell’azienda di famiglia, Dami srl, che produce fondi per calzature e opera nel settore moda.
Imprenditrice umano-centrica capace di unire letteratura e industria contemporanea. La scrittura recepisce le fitte interdipendenze tra gli esseri umani e le loro responsabilità. Cresciuta in un ambiente di lavoro fortemente maschile – e anche maschilista a tratti – nel suolificio di famiglia, nel più vasto e importante distretto calzaturiero italiano, ha subito sulla sua pelle la disparità di trattamento legata al genere. Proprio per questo, quando diventa CEO di DAMI, adotta una leadership orientata all’inclusione, alla socialità, alla cooperazione e all’empatia.
Consapevole che tutti, nessuno escluso, debbano poter concorrere a perseguire due finalità dalle quali discende, in ultima istanza, un’esistenza comune e individuale accettabile: la salute del Pianeta e il rispetto dei sentimenti e della natura delle persone. Le imprese non fanno eccezione. Possono contribuire a scrivere la storia di quest’epoca dotandola di senso, non solo immaginando il futuro ma contribuendo attivamente a costruirlo con uno sviluppo al servizio degli individui sul fronte della transizione ecologica, della responsabilità sociale e dell’etica. Immaginando, così, la favola migliore che possiamo attenderci: vedere il presente in profondità e abbozzare, per sottrazioni e aggiunte, l’affresco di verità che esso custodisce. Nella finzione letteraria come nella vita quotidiana.
Nell’azienda ha intrapreso un percorso di sostenibilità ottenendo le seguenti certificazioni: ISO9001 (qualità), ISO 14001 (ambiente), ISO 45001 (salute e sicurezza), ISO 56002 (innovazione), ZDHC, GRS, ISO 14064 (Carbon Footprint), PDR 125 (parità di genere), per la quale sta combattendo e sensibilizzando internamente ed esternamente. A tal proposito ha realizzato convegni, ha partecipato ad eventi sulle tematiche di genere, discriminazioni e violenze contro le donne. Sta aiutando le imprese a certificarsi, va nelle scuole a parlare di imprenditoria femminile e della forza delle donne, ripartendo dal cambiamento culturale e dall’educazione.
Presidente Confindustria accessoristi del fermano porta avanti progetti di formazione, di parità di genere, di prodotti sostenibili, di rete e di bilancio di sostenibilità di filiera.
Ha pubblicato due romanzi con la Giraldi editore, “Potevi dirmelo prima” e “Sottovoce sul cuore”. Ha appena terminato il terzo romanzo e sta scrivendo un libro sulla parità di genere, tecnico, per la certificazione e al tempo stesso coinvolgendo diverse persone intervistandole, un format un po’ nuovo. Attualmente è in fase di restyling il suo blog che da Gli unicorni vivono qui cambierà in Voci di donne, con un focus esclusivo sulle donne, le loro storie e le tematiche ad esse connesse. Ha conseguito il premio Rosanna Santarelli come imprenditrice dell’anno del fermano.
Elisabetta Pieragostini
Imprenditrice umano-centrica capace di unire letteratura e industria contemporanea. La scrittura recepisce le fitte interdipendenze tra gli esseri umani e le loro responsabilità. Cresciuta in un ambiente di lavoro fortemente maschile – e anche maschilista a tratti – nel suolificio di famiglia, nel più vasto e importante distretto calzaturiero italiano, ha subito sulla sua pelle la disparità di trattamento legata al genere. Proprio per questo, quando diventa CEO di DAMI, adotta una leadership orientata all’inclusione, alla socialità, alla cooperazione e all’empatia.
Consapevole che tutti, nessuno escluso, debbano poter concorrere a perseguire due finalità dalle quali discende, in ultima istanza, un’esistenza comune e individuale accettabile: la salute del Pianeta e il rispetto dei sentimenti e della natura delle persone. Le imprese non fanno eccezione. Possono contribuire a scrivere la storia di quest’epoca dotandola di senso, non solo immaginando il futuro ma contribuendo attivamente a costruirlo con uno sviluppo al servizio degli individui sul fronte della transizione ecologica, della responsabilità sociale e dell’etica. Immaginando, così, la favola migliore che possiamo attenderci: vedere il presente in profondità e abbozzare, per sottrazioni e aggiunte, l’affresco di verità che esso custodisce. Nella finzione letteraria come nella vita quotidiana.
Nell’azienda ha intrapreso un percorso di sostenibilità ottenendo le seguenti certificazioni: ISO9001 (qualità), ISO 14001 (ambiente), ISO 45001 (salute e sicurezza), ISO 56002 (innovazione), ZDHC, GRS, ISO 14064 (Carbon Footprint), PDR 125 (parità di genere), per la quale sta combattendo e sensibilizzando internamente ed esternamente. A tal proposito ha realizzato convegni, ha partecipato ad eventi sulle tematiche di genere, discriminazioni e violenze contro le donne. Sta aiutando le imprese a certificarsi, va nelle scuole a parlare di imprenditoria femminile e della forza delle donne, ripartendo dal cambiamento culturale e dall’educazione.
Presidente Confindustria accessoristi del fermano porta avanti progetti di formazione, di parità di genere, di prodotti sostenibili, di rete e di bilancio di sostenibilità di filiera.
Ha pubblicato due romanzi con la Giraldi editore, “Potevi dirmelo prima” e “Sottovoce sul cuore”. Ha appena terminato il terzo romanzo e sta scrivendo un libro sulla parità di genere, tecnico, per la certificazione e al tempo stesso coinvolgendo diverse persone intervistandole, un format un po’ nuovo. Attualmente è in fase di restyling il suo blog che da Gli unicorni vivono qui cambierà in Voci di donne, con un focus esclusivo sulle donne, le loro storie e le tematiche ad esse connesse. Ha conseguito il premio Rosanna Santarelli come imprenditrice dell’anno del fermano.