Come sviare le domande scomode dei parenti durante le feste


Scritto da Elisabetta Pieragostini
Come trascorrete le feste di Natale? In casa con i vostri parenti che magari non vedete da tempo? Preparatevi perché vi faranno tante di quelle domande a raffica per sapere di voi vita, morte e miracoli e magari cercare di mettervi in imbarazzo davanti a tutti.
Il terzo grado è pronto, se lo sono preparati da tempo, mentre voi pensavate che stessero cucinando, addobbando l’albero o sistemando il presepe, erano invece intenti a scrivere una lunga lista della spesa delle cose da chiedere.
Chiamate il garante della privacy perché tutto quello che avete fatto fino a oggi andrà a farsi benedire. Magari eravate scappati di casa, trovato lavoro o studio a km e km di distanza, cercato di mimetizzarvi per la strada per non farvi riconoscere da nessuno e proteggere la vostra privacy con tutte le vostre forze, poi arriva Natale e tutto svanisce in un secondo.
Vi aiuto a preparavi al meglio per affrontare il quizzone dell’anno.
Pronti? Via!
Le risposte alle domande indiscrete dei parenti durante le feste
- Che lavoro o che università fai? Questa è una domanda per capire se siete dei falliti, dei fancazzisti o se siete arrampicatori sociali, oppure avete trovato una collocazione sana nel mondo;
- Quando ti sposi? Ecco la domanda da un milione di dollari che tutti fanno senza pensare se ci toccano nel profondo e nella nostra intimità, perché se siamo single sembriamo dei falliti o incapaci di trovare qualcuno che ci sopporti per sempre, se siamo in coppia sembra che vogliamo fare gli eterni fidanzati, e dobbiamo spiegare a loro invece che siamo felici anche così, che abbiamo i nostri buoni motivi per non sposarci, che se ci amiamo non dobbiamo necessariamente essere legati da un contratto, che se, se, se, insomma troppi se e troppe spiegazioni;
- Quando fai un figlio che il tempo passa? Non potrebbe capitare domanda migliore a noi donne, perché già abbiamo gli ormoni impazziti, i primi capelli bianchi, le prime rughe, ci vediamo brutte e vecchie, l’età si fa sentire tutta e mancano loro con quelle cavolo di domande stronze che ti fanno sentire male e ti fanno riflettere che il tempo sta trascorrendo veloce e tu sei ancora lì così, né carne né pesce, e i parenti non fanno altro che sottolinearlo. La risposta in questo caso sarebbe “Ma un panettone di fatti tuoi lo mangiamo l’anno prossimo?”
- Stai frequentando qualcuno? E quello di prima che fine ha fatto? Rispondete che è andato a Lourdes per una grazia. Ma sono domande da farsi? Magari siamo state tradite e lasciate e stiamo male, loro se ne fregano perché vogliono sapere e spettegolare con i parenti e tutto il vicinato. Quando ci chiedono se frequentiamo qualcuno è perché pensano che non siamo capaci di trovare nessuno, che siamo delle zitelle acide che resteranno per sempre da sole, con le amiche sfigate a bere spritz sedute in un bar;
- Ma sei ingrassata dall’ultima volta che ci siamo visti? Sei autorizzata a prendere il coltello e fare un omicidio, perché tu resti come un’ebete e non sai cosa rispondere se non un timido e sudato “forse” balbettando, chiedi perché la gente non si faccia gli affari propri e tu ti senti morire, brutta e grassa, e vuoi solo sprofondare in una buca. Anche in questo caso la risposta potrebbe essere “Può essere, ma io posso sempre dimagrire, tu perdere quei 5 kg di idiozia no”.
Ci vuole calma e sangue freddo
Ricordiamoci che non dobbiamo giustificarci nè dare troppe spiegazioni, la vita è nostra e nessuno si deve intromettere, però i parenti bisogna sopportarli purtroppo almeno una volta l’anno, quindi cerchiamo di sorridere e di essere il più tranquille possibile, magari siamo convincenti e ci evitano troppe domande insidiose, quelle di rito sono necessarie, ma voi affrontatele con determinazione e con filosofia.
E quando sarà finito il Natale e vi chiederanno: “Allora quando ti rivedremo?” voi rispondete: “Mai, ovvero volevo dire il prima possibile, vedervi è sempre un piacere. Al prossimo anno, buon Natale!”
Vale la pena farsi il sangue amaro per persone indiscrete? No. Può valere la pena però finire quello che abbiamo nel bicchiere.

Scritto da Elisabetta Pieragostini
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