Il bilancio della mia nuova vita tra blog e Instagram
Scritto da Elisabetta Pieragostini
Ben trovati, amici! Qui il tempo scorre lento ma inesorabile, tra zone rosse e uscite megagalattiche per comprare i dadi vegetali e il dentifricio. Oggi voglio fare un bilancio – ta daaaan, e che ce frega? – non della mia vita, non è la fine dell’anno, siamo già a marzo, voglio fare un bilancio di ciò che è successo nell’ultimo periodo della mia vita e lo voglio ripercorrere insieme a voi, perché senza voi che mi leggete tutto questo sarebbe stato per metà impossibile, come direi ritirando l’Oscar dei blog.
Il mio bilancio social: cosa mi è successo tra il blog e Instagram?
Il mio nuovo percorso inizia tra blog e Instagram, oltre che con la pubblicazione di Ti prometto sogni belli, e mi ha piacevolmente stravolto l’esistenza in pochi mesi.
Sicuramente è stato un periodo impegnativo, non sapevo cosa significasse l’impegno di scrivere ogni giorno un post per i social e ogni settimana un nuovo pezzo per il blog, ma un periodo senza dubbio vivace e vivo, di puro e sano divertimento, scoprendo e tirando fuori la me ironica ma anche quella capace di gestire un nuovo progetto (semi)editoriale pianificando, programmando e approfondendo tanti argomenti.
Prima di scrivere questo post ho riletto tutti quelli scritti qui fino a oggi e tutti i post di Instagram, con foto vecchie, nuove, divertenti e anche da gran gnocca alcune, oh, diciamolo, però non mi sono mai fermata a guardarmi bene allo specchio. In genere fuggo e guardo la mia immagine molto velocemente.
La mia immagine attraverso il display e la riscoperta della creatività
Su alcuni post ho riso, su altri ho detto “Cavolo, però, sei anche brava a scrivere, ma come l’hai tenuta ferma lì la tua creatività?”. Perché, cara la mia Elisabetta, per tutto questo tempo, quella creatività tu l’hai tenuta ferma, chiusa, a fare la muffa.
Chi mi segue da un po’ o chi mi conosce personalmente, sa che ho iniziato a scrivere dopo aver deciso di autopubblicare il mio primo libro di favole, Ti prometto sogni belli, così ho aperto anche Instagram e il blog per portare avanti la mia passione: la scrittura.
In realtà, per dovere di cronaca di bilancio, devo dire che l’account Instagram lo avevo aperto già da prima ma era silente.
Chiuso il libro di favole mi sono detta che non mi sarebbe dispiaciuto raccontare un po’ di me, della mia vita da mamma, delle scoperte che faccio vedendo crescere le mie figlie, ma anche di approfondire molte tematiche legate alla vita familiare o semplicemente alla nostra esistenza umana. Così alla mia mente ancora un po’ arrugginita ma sempre viva sono venuti in mente tutti quei milioni di argomenti di cui avrei voluto parlare senza averlo mai fatto attivamente.
Ma mi leggerà qualcuno?
I social e il web sono pieni zeppi di contenuti, di influencer e di amanti della scrittura, è vero. Ma con la paura di non essere letta da nessuno non sarei mai arrivata da nessuna parte e, soprattutto, non avrei mai aperto i miei cassetti pieni di parole. Ho preso un paio di borsate di coraggio e ho pubblicato il primo post, tanto qualcuno lo leggerà, ho pensato.
Una scarica di adrenalina mi ha percorso tutta. Avevo detto la mia. E lo avevo fatto scagliando le mie frecce tra la folla.
Tra tutta questa gente, sono entrata in contatto con Mimom, un magazine digitale fighissimo che racconta le mamme moderne e, neanche il tempo di pensarci, ho iniziato una collaborazione che ogni mese mi porta a scrivere “fffiumi di paroleee”. Che figata, ho pensato. Ieri fantasticavo alla scrivania della mia azienda e oggi collaboro persino con un magazine!
Bilanci e bilance: sul blog cosa è successo?
Fare un bilancio è un po’ come mettersi sulla bilancia. Ti accorgi del peso di tutto.
Certo, non ho ancora numeri stratosferici, ma se penso a quelle centinaia di persone tutte chiuse in una stanza, mi sembra quasi incredibile che investano il loro tempo nella lettura delle mie parole.
Col blog è successo che ci ho preso gusto, così ho creato anche delle nuove categorie, come Un caffè con un ospite, e ogni mese intervisto qualcuno, soprattutto donne, che mi hanno sempre incuriosito sui social per qualche motivo. Cucina, scrittura, moda, psicologia, abbiamo già affrontato tanti argomenti e ne sono orgogliosa.
Ho raccontato gli amori tossici, i NO che è necessario dire ai nostri figli, ho dato consigli di lettura e cinema, suggerimenti per i regali di Natale, ho parlato di sostenibilità e ho persino narrato le gesta della scoperta della mia seconda gravidanza a sorpresa.
Mi sono messa a nudo attraverso il post sui miei primi 40 anni e mi sono protetta attraverso tutte le parole più belle, gentili e tenere che potessi trovare per coccolare quella me che fino a ieri era rimasta nell’ombra.
Questi ultimi mesi li ho vissuti da protagonista!
Se non avessi avuto il coraggio di buttarmi nella mischia nonostante la paura di “non essere nessuno”, cosa sarebbe successo? Che mi sarei persa questa grande occasione. Quella di dire la mia, di coltivare una passione, di farmi un regalo grandissimo. Avrei perso l’opportunità di entrare in contatto con persone che non conoscevo, di imparare a usare un mezzo che mi era ancora un po’ oscuro, ma soprattutto mi sarei conosciuta molto meno.
Perché cari miei, il punto è anche questo. Oggi mi conosco un po’ di più e, nell’economia di questo bilancio, forse questa è una delle voci che pesano di più.
Fino a fine ottobre pensavo di essere solo un’imprenditrice con una vecchia passione per la scrittura che ormai era troppo tardi coltivare. Oggi invece, 23 marzo 2021, sono una donna che ha trovato il coraggio di esporsi, di raccontarsi, di dire la sua senza filtri, senza tabù e senza vergogna.
Gli ultimi mesi io li ho vissuti da protagonista! E non vi dico che aria fresca e frizzantina si respirà!
Perché ho voluto fare pubblicamente questo bilancio?
Potreste dire “Vabbè, ma noi che ce frega? Brava, ma vivevamo bene anche senza”, ed è vero.
Ho voluto scrivere pubblicamente questo bilancio perché ogni tanto è giusto guardarci e dirci che siamo brave senza aspettare che lo faccia qualcun altro. Perché è giusto coltivarsi per fiorire o rifiorire, per sentirci protagonisti della nostra vita.
Buttarmi in questa avventura è stato per me un po’ come fare psicoterapia, un sorta di corso di scrittura terapeutica. Oggi ho meno paura, sono più consapevole, mi prendo persino con più leggerezza e continuo a imparare ogni giorno cose nuove scoprendole anche attraverso i vostri profili social o i vostri blog.
E sapete cosa c’è?
Ci ho preso così gusto che sto anche scrivendo un romanzo! Ovviamente una storia d’amore, un po’ ironica, molto romantica, con la giusta dose di scazzi e incomprensioni e con un botto di passione. Era uno dei miei sogni, forse il più ambizioso e chissà… Magari per il prossimo Natale sarà uno dei regali che sceglierete di far trovare sotto l’albero.
Come ho scritto nelle mie bio: “Si dice che sia una buona pratica imparare a dire almeno un grazie al giorno…” e oggi il mio grazie voglio dirlo a voi perché mi seguite e mi sostenete in questo mio nuovo percorso di vita.
Tanta luce e gioia a tutti voi.
Scritto da Elisabetta Pieragostini
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