Un caffè con Stella Bondi di Mimom Magazine

Gen 25, 2022 | Ultime novità, Un caffè con un ospite | 0 commenti

Un caffè con Stella Bondi di Mimom Magazine

Scritto da Elisabetta Pieragostini

25 Gennaio 2022

Oggi per l’appuntamento con Un caffè con un ospite ho invitato una persona davvero speciale. Lei è Stella Bondi, creatrice di Mimom Magazine, il magazine delle mamme moderne. Una donna intraprendente, vivace, un’esperta di gioielli e pietre preziose e, tra le varie, una donna che all’inizio del mio percorso online mi ha dato fiducia ospitandomi mensilmente sul magazine. Potevo perdere l’occasione di chiacchierare con lei anche nel mio salotto digitale?!

Stella, innanzitutto benvenuta, questa volta ti ospito io! Come nasce l’idea di creare un digital magazine? Da dove nasce il nome di Mimom Mag?

Ciao Elisabetta, grazie! Felicissima di essere ospitata da te! Davvero! 

Allora, la mia avventura con Mimom Magazine nasce nel 2019 ma il nome Mimom era già stato pensato qualche anno prima per un progetto che non aveva nulla a che fare con un magazine digitale. Quindi faccio un salto indietro di 3 anni e parto dal 2016 per farvi capire meglio.

Il 2016 è l’anno in cui sono diventata mamma bis. Allora lavoravo in centro a Milano in un ufficio di diamanti e gioielleria. Il mio lavoro di sempre e il lavoro che ero riuscita a trasferire da Roma a Milano nel 2013, anno in cui è nata Frida, la mia primogenita.

Nel 2016 quindi, invece di rientrare a lavoro dopo la maternità di Bianca, per motivi vari, sono stata costretta a lasciare il mio posto da dipendente e reinventarmi. Ho deciso di lanciare una startup con un’altra persona, un’App chiamata “Mimom”, un marketplace per bambini. La parola inglese “My Mom”, “La mia mamma”, l’abbiamo trasformata in “Mi Mom”, pensata però con la “i” di iPhone, cosa che poi nessuno ha mai capito e pronunciato, ma vabbè, me ne sono fatta una ragione.

Il progetto Mimom App, troppo ambizioso e forse lanciato con troppa fretta, bruciando tappe qua e là, non è andato a buon fine e quindi abbiamo deciso di abbandonarlo nel 2019. Negli ultimi mesi di vita della startup però, per aumentare la brand awarness abbiamo lanciato il magazine digitale Mimom Mag. Un portale web dedicato alle mamme e a tutto quello che ruota intorno al loro mondo.

Un po’ di domande pratiche. Di cosa tratta il tuo magazine? Come scegli gli argomenti? Che tipo di lavoro c’è dietro?

Mimom è un digital magazine per mamme sul quale si possono trovare articoli, video, interviste e podcast che trattano argomenti come maternità, gravidanza, famiglia, bambini e mondo femminile. Le mie collaboratrici sono tutte donne professioniste e mamme. Ho deciso di realizzare uno spazio di sole donne per creare un network digitale che potesse essere di supporto e soprattutto di condivisione per tutte le donne e mamme che come me erano alla ricerca di informazioni, consigli, esperienze ma soprattutto alla ricerca di empatia.

Perché si sa, genitori si diventa ma non si nasce. Non esistono libretti d’istruzioni e spesso ci si perde.

Molto frequentemente, più di quanto se ne parli, le mamme si sentono inadeguate, sole, non all’altezza. Ecco. Noi vogliamo evitare questo, Vogliamo farle sentire bene, vogliamo far sapere loro che non sono sole e che siamo tutte sulla stessa barca, chi più chi meno. Su Mimom siamo tutte uguali, ci si ritrova, si condividono storie, si leggono esperienze di altre mamme e si ascoltano consigli delle professioniste del settore.

Gli argomenti li scelgo io insieme alle mie collaboratrici. Cerchiamo di fare il punto della situazione e in base ai temi divisi per settori valutiamo quelli più ricercati dalle mamme e dai genitori. Per dare appunto risposte a quesiti comuni.

Dietro c’è davvero tantissimo lavoro. Un lavoro di qualità fatto d’informazioni reali e non inventate, informazioni che provengono da fonti certe, e quindi da professioniste che operano nel settore, come ad esempio ostetriche, psicologhe perinatali, legali, commercialiste e quant’altro. Ma non solo, Mimom ha anche l’altra faccia della medaglia, quella fatta di esperienza, emozioni e vissuto. Quello delle mamme e delle donne che vogliono raccontarsi, che sentono il bisogno di condividere la propria storia, perché possa ispirare o aiutare altre donne in situazioni di disagio o ispirare chi è alla ricerca di altro e non sa da dove cominciare.

Oltre al contenuto di qualità lavoriamo ovviamente tantissimo sulla SEO, e cioè sull’indicizzazione Google. Questo perché il nostro fine è quello di divulgare e far leggere alle mamme i nostri contenuti sul web. Ogni singolo articolo, immagine, video, link o podcast è ottimizzato e viene indicizzato da Google. 

Hai due figlie, come riesci a conciliare il lavoro col tuo ruolo di mamma? E come sei come mamma?

Come tutte le mamme corro come una pazza da una parte all’altra per cercare di conciliare appunto la mia vita lavorativa, che per me è fondamentale, e senza la quale non potrei vivere, e la mia vita da mamma, che trovo ancora più difficile del lavoro. Anzi, credo che per me fare la mamma sia il lavoro più difficile al mondo, quello dove sei sempre messa alla prova. 

Sono una mamma purtroppo abbastanza agitata ma molto amorevole. Autoritaria ma accogliente. Bacchettona ma simpatica e divertente. Amo viaggiare, vivere in mezzo alla gente e divertirmi, infatti le mie bimbe sono sempre in giro!

Qual è stato il primo articolo del magazine? L’hai scritto tu?

Ancora me lo ricordo. Sì, l’ho scritto io. È un articolo che parla del concetto sul quale si basa tutto il magazine: “Network di mamme e senso di community”. Un articolo che racconta come sono riuscita nella caffetteria davanti alla scuola materna delle mie bambine a mettere insieme un team di mamme che avessero voglia di cominciare con me quest’avventura e realizzare un web magazine al femminile partendo da ZERO. Senza alcuna conoscenza né del web né della SEO, di niente di niente. Parla del senso di community, della condivisione e delle capacità e delle qualità che si tirano fuori quando si diventa mamma.

Progetti per il futuro?

Come al solito tanti. Il più importante, oltre al magazine, è quello di riprendere in mano il mio lavoro in ambito gioielleria e diamanti. In primis, iscrivermi al corso di Design del gioiello per poi diventare una consulente di gioielleria a 360 gradi. Viste le mie competenze professionali e i tantissimi anni di esperienza nel settore vorrei specializzarmi in questo. Accompagnare le persone nell’acquisto consapevole di pietre preziose, gioielli, nella realizzazione di gioielleria partendo dalla materia prima per finire al design.

Per concludere ti farò delle domande con risposte veloci. Pronta? Partenza e via!

  • Il tuo magazine preferito: Vogue gioiello;
  • Il tuo attore dei sogni: Jude Law;
  • Le caratteristiche che ti rappresentano: Compulsiva, simpatica (anche se non sembra), ansiosa, socievole, disordinatamente precisa;
  • La città per eccellenza: Barcellona;
  • Il tuo cibo preferito: Melanzane;
  • Un consiglio alle mamme di oggi: Più empatia e meno giudizio. Siamo tutte uguali;
  • Un grazie a…:Tutte le mie collaboratrici che ogni giorno ci regalano contenuti preziosi, che credono in me e nel progetto Mimom. Un grazie al mio compagno che mi sopporta e supporta da ormai oltre 10 anni, e non è poca cosa, e un grazie alle mie bimbe, che hanno tirato fuori la parte migliore di me, quella che senza di loro non avrei mai scoperto! E infine un grazie a te, Elisabetta, per avermi ospitato!

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