Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze: uguaglianza e libertà


Scritto da Elisabetta Pieragostini
Oggi 11 ottobre si celebra la Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze per sensibilizzare, discutere ed eliminare violenze e discriminazioni in tutto il mondo contro le giovani donne.
L’ONU ha istituito la giornata mondiale dedicata alle bambine e alle ragazze per gridare a gran voce la necessità e l’importanza di un cambiamento politico e culturale. Matrimoni combinati, gravidanze indesiderate, stipendi inferiori, istruzione negata e stereotipi sono solo alcune delle cose che ostacolano la libertà e i diritti all’uguaglianza delle donne.
Come la dico io
Non è giusto che le bambine, le ragazze e le donne di ogni Paese subiscano continue violenze e discriminazioni solo perché hanno due tette e un culo. Ci dovete valorizzare per quello che siamo, perché abbiamo anche noi una testa pensante e siamo stanche di subire angherie da parte del genere maschile.
C’è ancora bisogno di queste giornate dedicate alle bambine, alle ragazze e alle donne? Sì, purtroppo ce n’è ancora bisogno. Per perseguire la parità di genere in tutte le sue forme, che non è solo un diritto basilare e fondamentale della persona ma è anche un principio importante di una società sempre più sostenibile.
Dobbiamo batterci per garantire alle nostre ragazze l’accesso all’istruzione e alla cultura, ad avere un lavoro dignitoso ed equamente retribuito, le cure mediche e una rappresentanza importante a livello politico ed economico.
Diritto alla scelta e all’autodeterminazione
Vogliamo scegliere le donne che vorremmo diventare domani, imprenditrici, mamme, scienziate o leader politiche.
Le Nazioni Unite con questa giornata vogliono sensibilizzare il più possibile sia le istituzioni che l’opinione pubblica e promuovere l’emancipazione delle bambine.
È importante investire sulle giovani ragazze per il futuro del mondo, perché non possiamo permetterci di non coinvolgere una parte di popolazione per gestire questioni importanti come l’economia, il cambiamento climatico, la prevenzione e molto altro ancora.
Le ragazze sono la metà del cambiamento e nessuno deve impedire loro di poter partecipare attivamente alla scelta e alla tutela del proprio futuro in tutti gli ambiti che possono riguardare una persona.
Il cammino verso la parità di genere e contro le discriminazioni è ancora lungo anche in Italia, le violenze sulle donne sono ancora tante. Fisiche, sessuali, economiche, ideologiche e psicologiche.
Penso che la politica abbia un ruolo fondamentale: deve essere la prima a cambiare il passo, la prima a cambiare culturalmente.
Conciliazione ma soprattutto collaborazione
Bisogna sensibilizzare il più possibile, aiutare le donne a conciliare il lavoro e la vita privata, ma soprattutto bisogna aiutarsi tutti, uomini e donne, a collaborare in casa e in famiglia, perché non deve essere solo pensiero della donna conciliare casa e lavoro.
Abbiamo necessità di azioni concrete e non solo di parole, serve tanto coraggio.
In questa giornata voglio dire alle giovani di non lasciarsi intimidire, di conoscere il loro valore, la loro unicità e di coltivare la loro indipendenza per crescere e diventare le donne che vorranno essere.
Non abbiate paura, ci sono tante istituzioni e tante persone che vi proteggono e sono al vostro fianco per raggiungere il diritto all’uguaglianza.
E se fosse necessario, ci sono anche io.

Scritto da Elisabetta Pieragostini
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