Principesse Disney: cosa è cambiato

Nov 23, 2022 | Curiosità varie, Favole e filastrocche, Ultime novità | 0 commenti

Principesse Disney: cosa è cambiato

Scritto da Elisabetta Pieragostini

23 Novembre 2022

C’è chi dice che spesso i bimbi vengano “parcheggiati” per qualche ora davanti al televisore a vedere i cartoni animati. Io alzo la mano e dico che le mie figlie ce le ho messe mentre ero indaffarata nelle faccende di casa o mentre avevo bisogno di fare cose, più plausibilmente lavoro invece di faccende. Ché poi qualcuno che mi conosce legge il post e sa che i mestieri di casa non sono il mio forte.

Le mie figlie hanno visto praticamente tutti i cartoni Disney, da sole o trascorrendo bei pomeriggi con noi.

Quando sono piccoli ma già comprendono, i bambini sono spugne e immagazzinano tutto, è importante scegliere bene le cose da far vedere e gli stereotipi sessisti assorbiti durante l’infanzia sono quelli più difficili da combattere. Infatti Candy Candy è rimasta nella mia mente, la sindrome della crocerossina che è in me, ma questa è un’altra storia.

Tornando ai nostri cartoni e personaggi, soprattutto principesse, possiamo dire che la Disney negli anni si è evoluta offrendoci delle vere e proprie eroine con un lieto fine ma che lanciano messaggi diversi e attuali, basti pensare a Mulan o ad Elsa, ben diverse da Biancaneve o Cenerentola, che sono lì ad aspettare il principe azzurro senza fare niente e che verranno salvate perché sono buone e belle, insomma le classiche ragazze da sposare.

Vecchie e nuove principesse Disney

 

Le vecchie principesse Disney trasmettevano tanti messaggi positivi: l’altruismo, la bontà, la calma e la tranquillità. In più l’altro fattore caratterizzante è la bellezza e il messaggio è che per queste ragazze è importante trovare l’amore attraverso la bellezza e la bontà.

Le nuove principesse, invece, presentano altri modelli, più simili alle ragazzine di oggi che sono più dinamiche. Sono principesse coraggiose, liberi e spesso anche ribelli rispetto a un destino già scritto per loro.

E noi genitori?

 

Noi genitori dovremmo cercare di essere il più presenti possibile mentre guardano la televisione per far capire ai nostri bimbi il vero messaggio e non far arrivare solo la bellezza, la vanità, l’ingenuità e a volte anche quella fragilità che non è la meraviglia di essere umani ma solo una cosa come “Guarda, le mammolette devono essere salvate e arriverà sempre il principe azzurro, non farti vedere sempre forte altrimenti non ti prende nessuno“.

Analizzando alcune principesse cerchiamo di capire quali sono i messaggi sessisti e come esse oggi non hanno più alcun senso, se non lette in maniera diversa e facendo ragionare la bambina sotto un punto di vista diverso.

Le principesse Disney di ieri a confronto con quelle di oggi

 

Tra le principesse di ieri possiamo sicuramente ricordare Biancaneve, bellissima, con la sua pelle color latte e la voce da usignolo. Biancaneve è ingenua e si trova sempre nei guai, aspetta il principe azzurro che la salverà.

Cenerentola, una di quelle più amate da tutte le bambine, anche dalle mamme – quante volte l’ho letta a Matilde nella pancia – una bella ragazza sfortunata che viene sfruttata nei lavori domestici e che riuscirà a sposare il principe azzurro tanto ambito dalle sorellastre, che sono brutte. Qui c’è la fatidica rivalità tra donne, una competizione basata sulla bellezza di Cenerentola a discapito delle povere sorellastre. Si esalta la figura umile e buona di una donna dedita alla casa che viene salvata dal bel principe.

Non può mancare Aurora de La bella addormentata nel bosco, che vivrà con le fate fino all’età di rottura dell’incantesimo e che le hanno regalato bellezza e doti canore, che il principe salverà dal sonno profondo in cui cade grazie al dono della terza fata evitando la morte che le aveva inflitto la strega cattiva. Non commentiamo le virtù che le sono state regalate, potevano essere benissimo diverse, come la gentilezza e l’intelligenza, visto che la bellezza non è tutto nella vita.

E poi abbiamo anche Belle de La bella e la Bestia. Aspetto grazioso e intelligenza vivace, viene sequestrata da una bestia e alla fine se ne innamora. Eviterei questa favola, soprattutto oggi che si parla sempre più spesso di violenza contro le donne, la bestia nel cartone non è gentile con lei inizialmente, questo non va bene e le donne devono ricevere un messaggio diverso, mai farsi maltrattare o rinchiudere e denunciare il proprio aguzzino.

Per fortuna le principesse Disney di oggi sono diverse, basti pensare a Mulan, una vera e propria eroina che nonostante la sua giovane età è intenta a salvare suo padre travestendosi da uomo per poter accedere al campo militare. Personaggio Disney nuovo, una donna che sa badare a sé stessa, che grazie alla sua testardaggine, intelligenza e caparbietà riuscirà a sconfiggere il nemico. Non va a finire come la moglie del principe azzurro, anche se c’è sempre il lieto fine.

Pocahontas, affascinante, gentile e amante della natura è uno spirito libero ed è coraggiosa e determinata. Mostrando, inoltre, un carattere forte e testardo.

Anche Ariel, principessa caratterizzata dalla curiosità e dalla forza con la quale si ribella al padre e alle norme del mare e dalla determinazione con la quale affronta le decisioni che lei stessa ha preso.

Potrei scrivere ancora righe su righe e analizzarne molte altre, ma la mia vuole essere solo una riflessione che magari possa far nascere una sana conversazione.

Il modello femminile

 

Le favole e i cartoni con le principesse rappresentano in genere modelli negativi, Disney compreso, perché sono modelli di donne passive che si riscattano solo grazie all’intervento dell’uomo, senza il quale la ragazza da maritare non può vivere.

Sembra una donna incompleta senza uomo e con la necessità continua di richiesta d’aiuto perché non capace di pensare a sé stessa.

Oggi dobbiamo parlare di donne che sanno crescere figli da sole, che sono a tutti gli effetti uguali agli uomini, oggi dobbiamo parlare di parità grazie anche alla legge 125. 

Se le prime principesse Disney come Aurora o Biancaneve non hanno alcuno spessore come donne, con le più recenti, come Mulan o Ariel, vediamo come il modello femminile si sia evoluto e cambiato e come presenti elementi di ribellione.

Forse anche la Disney si sta adeguando alla società di oggi e all’idea di donna del 2022?

Coraggio bambine, il futuro è tutto vostro.

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