Un caffè con Nicoletta Saracco tra i colori di NI.ART.GALLERY

Mag 25, 2021 | Ultime novità, Un caffè con un ospite | 0 commenti

Un caffè con Nicoletta Saracco tra i colori di NI.ART.GALLERY

Scritto da Elisabetta Pieragostini

25 Maggio 2021

Ben ritrovati con l’appuntamento mensile con Un caffè con un ospite. Siete pronti a essere sommersi dal colore? Oggi l’ospite è una donna, un’artista, una visionaria e, lo dico con piacere e orgoglio, una mia conterranea che la vita ha però portato a Milano. Lei è Nicoletta Saracco, pittrice e stilista che, a un certo punto della propria vita, si è trovata a fare i conti con una diagnosi di tumore al seno.

Nicoletta viene catapultata allo IEO, l’Istituto Europeo Oncologico, dove è ancora in cura (vi consiglio di seguirla su Instagram dove sa rendere spassose anche le sue tappe allo IEO) e ha reagito a tutto ciò trovando innumerevoli risorse nel colore e nella fantasia, nella creatività e in visioni tramutate in opere d’arte e abbigliamento.

Nicoletta la tua è una storia di grande insegnamento per tutti. Da dove nasce l’idea di lanciare un progetto benefico con il nome di NI.ART. GALLERY?

 

Il mio progetto nasce per puro caso un anno fa, durante il primo lockdown del 2020.

Facendo un piccolo passo indietro, per poi arrivare alla creazione di NI.ART.GALLERY, il 10 giugno del 2019, all’età di 29 anni, ricevo una diagnosi di tumore al seno metastatico, e quindi non operabile. Quella che tutti definiremmo come una “disgrazia”, io voglio definirla come un’“opportunità” che mi ha dato la spinta per cambiare vita e creare un progetto per raccontare, divulgare e sensibilizzare tutti al tema della prevenzione.

La mia malattia mi ha portato a lasciare il mondo della moda per dedicarmi in primis a me stessa, dato che passo veramente molto tempo dentro il mio ospedale del cuore, lo IEO (Istituto Europeo di Oncologia) dove sono in cura da due anni e dove sarò in cura per anni indefiniti, e poi come secondo step ho deciso di dedicarmi anche agli altri. E così è nato il progetto benefico NI.ART.GALLERY. Un progetto dove, attraverso la vendita dei miei quadri, delle felpe e t-shirt, racconto la mia storia per sensibilizzare i giovani e parte del ricavato lo devolvo alla Fondazione IEO, la Fondazione che supporta lo IEO.

Quale messaggio stai dando con la tua esperienza e quale vorresti dare se ti trovassi su un palco davanti a una piazza piena di gente attenta ad ascoltarti?

 

Diciamo che il messaggio che sto dando e quello che vorrei dare su un palco è lo stesso: l’importanza della prevenzione.

Il mio intento è far capire quanto possa incidere prevenire una malattia piuttosto che arrivare tardi e curarla, come è successo a me. Il mio scopo non è quello di angosciare le persone pensando al tumore come un qualcosa che fermi la vita normale, ma è quello di far capire che la vita va avanti, si continua a sorridere, a voler vivere, a godersi tutto quello che si ha e a riflettere sulle priorità delle cose.

Come mai hai scelto il soggetto della Madonna? Perché senza volto? Un soggetto che ritroviamo anche nelle felpe e nelle T-shirt in materiali riciclati e bio che, a proposito, io ho acquistato e sono bellissime. Questo aspetto, tra l’altro, per me è importantissimo perché cerco di condividere quanto più possibile la cultura della sostenibilità. Ecco, cosa ti ha portato a questa decisione?

 

Il soggetto e logo del progetto NI.ART.GALLERY sono la Madonna. Ho deciso di creare una Madonna pensando alla Vergine del Guadalupe, per i colori meravigliosi che ha, ma senza darle un volto. L’assenza del volto è stata una scelta precisa, con l’intento di dare ad ognuno la possibilità di associare la Madonna al significato che ritiene più consono. Per qualcuno può avere un significato religioso, per altri può rappresentare la femminilità con la F maiuscola, per me rappresenta un simbolo di positività e buon auspicio.

Questa Madonna è nata attraverso la pittura, e poi è diventata un ricamo su felpe e t-shirt in materiali Bio e riciclati. La scelta di utilizzare materiali ecosostenibili è arrivata dal fatto che, dato che parlo di prevenzione e sensibilizzazione, voglio far sì che questa cosa non sia monotematica ma appunto abbracci tutte le varie sfaccettature, dalla salute all’ambiente.

Nicoletta ami il colore e vuoi vivere una vita a colori, quanto è importante per te il colore e perché?

 

Vivere a colori” è il messaggio che voglio trasmettere attraverso le mie tele e, di conseguenza, attraverso il mio progetto NI.ART.GALLERY. In senso metaforico il colore è ciò che rende meravigliosa la vita, e io cerco di raccontarlo a tutti.

Quali sono i tuoi progetti lavorativi futuri?

 

Ovunque sarò sarà un traguardo! Faccio difficoltà a pensare a dove arriverò tra un anno, non per un senso di paure o incertezze, ma perché penso che da cosa nasca cosa.

Se un anno fa mi fosse stata fatta questa domanda, mai avrei immaginato di rispondere di avere un marchio registrato, un sito, una linea di felpe e t-shirt e un progetto di collaborazione con la Fondazione IEO.

Per concludere ti farò delle domande a raffica con risposte veloci, rispondi con ciò che ti viene più immediato. Sei pronta? Iniziamo!

 

  • Hai mai fatto un viaggio noioso? Se si, quale? Nessun viaggio è noioso!
  • Una città che ami: Capri;
  • Il tuo colore preferito: oro;
  • Che donna sei, come ti definiresti con una parola: solare;
  • Il ricordo più bello legato alla tua infanzia: Moira e il circo (Orfei);
  • Un consiglio ai lettori: sorridere sempre;
  • Un grazie a…: mia sorella Roberta.

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