Il ritorno della vita bassa e altre cose che non vorrei


Scritto da Elisabetta Pieragostini
Donne, su con la vita, anzi mettiamola giù perché la moda ha deciso di abbassare il punto vita. E il morale di tutte. Anzi, a quanto pare non proprio di tutte.
Sono tornati i pantaloni a vita bassa e l’hanno fatto per restarci, mentre le magliette si accorciano sempre di più.
È un po’ un ritorno agli anni 2000, quando avevo venti anni di meno e sfoderavo il mio ventre piatto e abbronzato. Ma vi ricordate pure che fissa avevamo con l’abbronzatura tra fine 90 e 2000?
Comunque, pare non ci sia scampo: la bella stagione ha aiutato i look scelti dagli stilisti e l’invasione della vita bassa, anzi bassissima.
Vita bassa: a volte ritornano…
Sicuramente questo ritorno ha fatto parlare tutti, creando discussioni; c’è chi non vede l’ora di scoprire il proprio corpo e chi, come me, ha vissuto la vita bassa e oggi ne farebbe volentieri a meno.
Le ragazze giovani sono felici di abbracciare il ritorno di questa tendenza, ne subiscono il fascino e amano la sorta di ribellione che crea la sfrontatezza di urlare la propria libertà, superando i pregiudizi. E poi ci sono i déjà vu, un ritorno a quell’epoca, con una certa nostalgia, della giovinezza che oggi non c’è ma che vuole ricordare il periodo trascorso fregandosene delle imperfezioni del proprio corpo. Che indossi jeans, pantaloni, gonne lunghe o corte l’unica regola è quella di lasciare l’ombelico in vista, che diventa il protagonista delle passarelle di moda e della vita di tutti i giorni.
La moda sta tornando in questo caso a parlare di fisici scolpiti e asciutti, proprio ora che noi donne stiamo combattendo la nostra battaglia contro gli stereotipi e le invenzioni culturali del corpo perfetto.
Perfetto in che senso però?
Le origini della vita bassa
La vita bassa la troviamo molto prima degli anni ’90-2000, già da fine ’60 ed inizi anni ’70 indossata dalle icone musicali dell’epoca, legate al concetto di libertà espressiva a livello artistico e a livello stilistico. Dopo un periodo fortunato la vita bassa scompare e riappare nei primi anni ’90 con Madonna che indossa pantaloni ancora più bassi rispetto all’era precedente. Mostrare l’ombelico diventa assolutamente normale.
Il boom della vita bassa
I centimetri del cavallo si abbassano sempre di più e negli anni duemila abbiamo un vero e proprio boom grazie anche alle icone della musica come Britney Spears e quelle gonnelline micro indimenticabili che la facevano da padrone sui palchi dei concerti. Oppure Paris Hilton con pantalone a vita bassa e piercing all’ombelico tutto in vista. Pancia piattissima e addominali ben definiti, all’epoca non si parlava ancora di body positivity: o eri magra o non li indossavi. Per fortuna le cose sono cambiate e la vita bassa oggi vuole essere per ogni corpo.
Cosa non vorrei tornasse di moda
Vi confido alcuni trucchi per indossare la vita bassa con naturalezza, ad esempio con una camicia o t-shirt da portare dentro dove la pancia è visibile ma non troppo, aggiungendo una bella cintura, oppure un body sempre per le donne che non vogliano mostrare la propria pelle, mentre per le coraggiose top e magliettine corte che evidenziano la pelle dorata dall’abbronzatura.
Ricordiamoci sempre una cosa però: la moda la facciamo noi e ognuno può scegliere di indossare ciò che più preferisce per sentirsi al meglio. Oggi la vita bassa è simbolo di positività e libertà e se ci piace non dobbiamo assolutamente rinunciarci.
Io da ragazza amavo la vita bassa, oggi no, preferisco il vedo non vedo e amo i pantaloni a vita alta. La moda è ciclica, le cose vanno e vengono, a seconda dei diversi momenti storici, così per terminare voglio elencarvi alcune cose che non vorrei tornassero mai più di moda:
- La matita per il contorno labbra più scura del rossetto che indossi;
- Autoabbronzante dal colore arancione, vieni fuori con una pelle color carota e sembri sporca, di una bruttezza unica;
- Sopracciglia super sottili degli anni ’90, erano tremende e ci privavano dell’intensità dello sguardo.
E voi ragazze che mode tremende vi ricordate? Cosa non mettereste mai oggi?

Scritto da Elisabetta Pieragostini
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