La scuola è finita e i bambini festeggiano l’inizio delle loro vacanze, e noi genitori? Già pensiamo all’incubo compiti per le vacanze. Non facciamo in tempo a lasciare gli zaini che dobbiamo andare a comprare i libri delle vacanze, organizzare il tempo estivo da dedicare ai compiti mentre i bambini vorrebbero solo giocare dopo un anno intenso trascorso sui banchi di scuola a studiare.

Ci sono mille teorie sulla questione, alcune a favore e altre contrarie ai compiti per le vacanze. Ci sono psicologi che ne parlano, chi dice di lasciarli liberi chi invece di studiare per non perdere l’allenamento visto il lungo periodo di vacanza che si trovano a trascorrere. 

Cosa ne penso io? Vi dico il mio umile e modesto parere al riguardo.

Compiti per le vacanze: qualcuno ha ragione?

Secondo me hanno tutti ragione e non voglio di certo nascondermi o fare la maestrina, però penso che terminata la scuola i bambini debbano essere liberi. Giocare, andare al mare, in montagna, al parco, godersi la famiglia e anche l’ozio. Insomma, qualsiasi cosa purché stacchino dalla scuola. Penso che sia psicologicamente necessario. Come per noi adulti andare in ferie. Vi piacerebbe portarvi in vacanza le scartoffie dell’ufficio o cose da fare? Non credo.

Dopo un mesetto circa di libertà vera e propria io ho sempre fatto fare i compiti per le vacanze alle mie figlie perché potessero consolidare quanto appreso durante l’anno scolastico.

Per aiutarle organizziamo insieme il tempo e le cose da fare. Dedicano in genere due ore ai compiti per le vacanze nel primo pomeriggio, perché gli amici sono a casa, e decidiamo quante pagine fare al giorno. Sono dell’idea che i bambini devono lavorare da soli ma se hanno bisogno io sono lì pronta ad aiutarle e a spiegare loro le cose su cui hanno dubbi perché è importante sia a livello scolastico che di rapporto tra genitori e figli.

Apprendere non è solo fare i compiti…

Secondo me l’apprendimento avviene sempre, sia durante il primo periodo di vacanze dove imparano esplorando e giocando all’aria aperta, quando si creano occasioni per fare nuove esperienze, sia ovviamente quando fanno i compiti.

Il consiglio che do sempre loro è quello di leggere, dedicare del tempo alla lettura sempre nel corso dell’anno, soprattutto in estate per evadere e scoprire mondi fantasiosi che le aiuteranno nella vita. Poi parlo molto con loro, mi raccontano cosa hanno fatto durante la giornata, visto che vanno al mare con la nonna, questo è un modo per farle abituare a raccontare. In questo modo alternativo ripassiamo la narrazione in italiano, la costruzione della frase, i vocaboli, insomma è sempre insegnamento per loro, ma una didattica divertente. 

Spero che questo approccio alla formazione le aiuti non solo a imparare e ad apprendere nozioni ma soprattutto a coltivare la loro autonomia e autostima. 

Tutto ciò che ci circonda ci insegna qualcosa e noi possiamo attingere a piene mani a un mondo ricco e stupefacente. È sempre un modo, anche se diverso, di fare scuola.

Lo studio del mondo in qualsiasi forma è arricchimento personale, credo in questo concetto e al miglioramento continuo che ognuno di noi deve fare nel corso della propria vita. Spero che le mie figlie maturino consapevolezza in questo.

Sono quindi favorevole ai compiti per le vacanze?

Sono favorevole ai compiti per le vacanze, sì, basta solo organizzarsi e far fare loro tutto, relax, riposo, gioco e divertimento.

Non servono ansie o costrizioni, serrate tabelle di marcia sin dal primo giorno delle vacanze ma solo delle piccole regole basilari per trascorrere vacanze serene con una mente fresca e allenata per ciò che basta.

I bambini poi devono anche sperimentare la noia, perché può essere una delle più grandi risorse che stimola la loro fantasia.

Non mi resta che augurare a tutti voi buone vacanze e ai vostri piccoli grandi uomini e donne un particolare augurio di vacanze belle, serene, colorate e fantasiose.

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